Estate 2016, day #4 – tutte le strade portano al centro di Praga

So di aver scritto nel post precedente che mi sarei dedicata al racconto della mini vacanza con gli amici nella regione di Liberec, ma in realtà qualche giorno prima c’era stato un rapidissimo intermezzo di poche ore a Praga.

Ero dubbiosa se scrivere un post adesso o aspettare e farne uno “cumulativo”, ma sono troppe le cose da dire, le foto e le esperienze da condividere… per cui ho deciso che mi dedicherò completamente “a lei”, dandole pian piano lo spazio che merita. Vorrei riuscire, anche solo parzialmente, a trasmettere la sua magia, ad invogliare chi non c’è stato ad andarci e chi invece l’ha già visitata a tornarci, perchè ve lo assicuro: ogni volta scorgerete un particolare nuovo, un angolo nascosto, qualcosa che ruberà per sempre un pezzettino della vostra anima. E’ così per me, che non so nemmeno più quante volte ho avuto la fortuna di metterci piede.

Quando andiamo in Repubblica Ceca, per forza di cose facciamo base a Teplice, la città natale di Pavel, dove risiede tutta la sua famiglia. Per fortuna Praga dista un’oretta in macchina/autobus, quasi un paio in treno, ed è facilmente raggiungibile. In particolare vorrei segnalare, nel caso in cui qualcuno dovesse mai averne bisogno, una nuova linea di autobus della compagnia Arriva, che collega senza fermate intermedie le due città più volte al giorno (con capolinea a Benešovo náměstí da una parte e Nádraží Holešovice dall’altra) al costo quasi ridicolo di 59Kč a tratta (circa 2,20€); i mezzi sono nuovi di zecca e c’è il wi-fi a bordo.

Purtroppo le nostre visite a Praga sono diventate lampo, ci sono sempre troppe cose da fare per potersi ritagliare più di qualche ora. Solitamente andiamo quando Pavel deve incontrare degli amici, ed io ho la possibilità di starmene a zonzo in completa libertà, girovagando senza una meta precisa; per lo meno in teoria, perchè il 90% delle volte mi ritrovo sempre nei soliti posti, che mi attraggono come una calamita. Ho tuttavia premesso che mi sarei dedicata al racconto di questa particolare giornata, ovvero l’11 agosto 2016, quindi senza indugiare oltre… ecco qua!

11 agosto 2016

Prendiamo il bus delle 9.05, che fortunatamente avevamo prenotato il giorno precedente. Viaggio veloce e senza particolari intoppi, alle 10.10 esatte arriviamo alla stazione di Holešovice, dove c’è la fermata della metro linea rossa C. Insieme ad uno degli amici di Pavel, saliamo a bordo in direzione Florenc, dove loro scenderanno mentre io proseguirò cambiando per la linea gialla B in direzione Černý Most.
So che nella premessa ho parlato di quanto sia bella Praga, della cultura, della magia e blablabla, ma un altro degli aspetti per cui la amo e che non vi ho ancora confessato sono gli spettacolari enormi e nuovissimi centri commerciali!!!

Fino a poco tempo fa ero una fedelissima di Chodov, il secondo più grande della Repubblica Ceca dopo Letnany (si, sono ferratissima in materia), ma i bei negozietti a prezzi abbordabili sono stati quasi del tutto scalzati da grandi e costose marche, e la cancellazione dal menù dell’unico motivo che mi era rimasto, ovvero la coppa gelato “Torino” della catena Ovocný Světozor (il paradiso in terra), mi ha fatto desistere dal farmi tutto quel tragitto per niente.

Il centro commerciale di Černý Most è proprio al capolinea della metro linea gialla B, ci sono circa 5 minuti di strada da fare a piedi dalla fermata. Mi perdo tra i negozi (colpa degli sconti) e “stranamente” mi trattengo molto più del dovuto… risalgo in metro che sono quasi le 13.30, decidendo che è il momento di farsi coraggio e buttarsi nel caos del centro. Scendo alla fermata di Náměstí Republiky e, tanto che ci sono, faccio un velocissimo giro al Palladium, un altro enorme centro commerciale all’uscita della metro, che però non amo particolarmente.

Esco e mi dirigo verso Na Příkopě, che collega Náměstí Republiky (Piazza della Repubblica) a Václavské náměstí (Piazza Vencelao), passando davanti alla Obecní Dům (casa municipale in stile liberty) e alla Prašná Brána (torre delle polveri). Potrei arrivare direttamente in Staroměstské Náměstí (piazza della Città Vecchia) tagliando dalla torre attraverso via Celetná, ma ci sono un paio di negozi ancora da visitare in Piazza Venceslao. Lungo il tragitto, vedo con mia grande gioia che hanno aperto una filiale della catena francese Paul’s anche qui, ed improvvisamente mi viene una gran fame!!! Prendo un croissant ripieno di formaggio caprino, rucola e marmellata di mirtilli rossi, un’acqua e una brioche ripiena di cioccolato e crema, spendendo 92Kč (circa 3,50 €).

Felice e soddisfatta, vado a vedere gli ultimi negozi, ma anche qui è un buco nell’acqua. Oggi non è proprio destino. Passando per Na Můstku, dove si trova anche l’ufficio informazioni, arrivo al Havelské Tržiště, un mercatino di souvenir e frutta e verdura in una piazzetta tra Piazza Venceslao e Piazza della Città Vecchia; è un po’ kitch e ovviamente molto turistico, ma vendono dei quadrettini dipinti a mano raffiguranti alcuni degli scorci più belli della città, ed ogni volta li esamino uno ad uno finchè non trovo quello che mi colpisce. Ne prendo uno per una mia amicae l’ennesimo per me, i prezzi vanno dalle 50Kč in sù a seconda della dimensione.

Proseguo poi lungo la Melantrichova, fino ad arrivare in Piazza della Città Vecchia, che come al solito è super-affollata, ma sempre bellissima. Mi incanto ad osservare l’orologio astronomico, prima di darmi una mossa e fare un giro per la piazza per le solite foto di rito ormai tutte uguali. E’ pieno agosto ed è un’impresa ardua farne una decente senza che mi passi qualcuno davanti, il che (per quanto so possa sembrare irrazionale) mi irrita non poco.

Mi metto quindi a pensare dove poter andare a godermi un po’ di pace, lontano da quel caos. Già da un po’ avevo deciso che, ogni volta che sarei tornata, mi sarei dedicata a dei monumenti o dei musei che per vari motivi non ho ancora avuto modo di visitare, prima di “ricominciare il giro” con i classici tipo la torre di Petřín o il castello. In ballottaggio c’erano il monastero di Strahov, il Klementinum e una delle torri agli estremi del Ponte Carlo. Per Strahov è però ormai tardi, il Klementinum fa solo visite guidate ma io voglio prendermela comoda, quindi vada per la torre.

Credo che una valga l’altra, quindi passando per la Karlova mi dirigo verso quella dal lato della Città Vecchia, ovvero quella più vicina a dove mi trovo. Mi aspetto un po’ di fila, invece non c’è un’anima. Già soddisfatta della scelta, salgo al primo piano per fare il biglietto, che costa 90Kč; la cassiera è gentilissima e mi spiega che se voglio, al costo di 150Kč posso acquistare l’ingresso per entrambe le torri del ponte, aggiungendo che potrei visitarne una ora e una al tramonto, in quanto sono aperte fino alle 22. Purtroppo non ho tutto quel tempo, ma accetto con entusiasmo la proposta, e con i miei biglietti in mano continuo a salire.

Al secondo piano c’è una piccola esposizione che spiega la storia della torre, e finalmente dal terzo eccola là, la vista che aspettavo e che tanto agognavo! In cima ci sono altre 5-6 persone, quindi ho tutto il tempo del mondo per mettermi comoda ed ammirare quello che mi circonda da questa nuova prospettiva: si riescono a scorgere tutti i monumenti e gli edifici più importanti della città a perdita d’occhio, e scatto foto come se non ci fosse un domani. Quando finalmente sono pronta a scendere, noto che c’è anche una piccola esposizione sotterranea, che non mi impegna per più di pochi minuti.

Mi avvio lungo il Ponte Carlo, che da quanto è affollato sembra quasi uno dei vicoli della Città Vecchia; arrivo quindi all’altra torre, che è molto più massiccia della precedente. Soffrendo un po’ di vertigini ed odiando il senso di vuoto, mi viene un po’ di ansia quando vedo che per arrivare in cima ci sono ripide e numerose rampe di scale di legno praticamente sospese, niente gradini di pietra belli solidi stavolta. Ma posso prendermela con calma perchè sono praticamente l’unica visitatrice, e pian piano mi arrampico fino alla terrazza; anche qui, faccio una miriade di foto e mi godo quel senso di pace che stavo così disperatamente cercando. Dipendesse da me, starei tranquillamente fino alla chiusura, ma si sta facendo tardi e prima di tornare da Pavel c’è ancora qualcosa che voglio visitare.

Torno verso il Ponte Carlo e scendo per la scalinata che si trova dopo un centinaio di metri sulla destra, che conduce nel cuore di Kampa. Passo sotto gli alberi della piazzetta e faccio una breve camminata lungofiume, prima di dirigermi verso il palazzo del Ministero della Cultura in Maltézské náměstí; se qualcuno di voi è come me fan della serie Outlander, probabilmente saprà che nella seconda stagione Praga è stata “spacciata” per Parigi, e questo edificio utilizzato come abitazione dei Fraser.

Dopo la piccola parentesi “fangirl”, visto che è proprio dietro l’angolo e che è davvero tanto tempo che non ci passo, vado a Velkopřevorské Náměstí, dove si trova il famosissimo muro dedicato a John Lennon; la piazzetta è fitta sia di turisti e curiosi che leggono i messaggi scritti o scattano foto, che di artisti impegnati lasciare un po’ di se stessi su questo spazio in continuo rinnovamento.

Poco più avanti c’è un ponticino sul canale Čertovka, con la ruota di un mulino e un’inferriata con dei lucchetti dell’amore, uno scorcio molto suggestivo. Torno verso la piazzetta e percorro Na Kampě, passando sotto il Ponte Carlo per raggiungere U Lužického semináře, dove ci sono gli attracchi dei battelli che percorrono la Čertovka immettendosi poi nella Moldava. Anche qui lungo le ringhiere ci sono tantissimi lucchetti di mille forme e colori, che insieme al resto fanno perdere la percezione dello spazio e del tempo.

Si sta facendo veramente tardi ed è ora di dirigersi verso la fermata della metro. Decido di prenderla a Staroměstská, ma per farlo devo prima percorrere U Lužického semináře ed attraversare il Mánesův Most. Durante il percorso mi fermo brevemente a dare un’occhiata al vicolo più stretto del mondo, regolato da un semaforo pedonale; nel cortile del Museo dedicato a Franz Kafka; lungo la Cihelná dove c’è uno spiazzo “cosparso” di cigni e papere con una vista unica sul Ponte Carlo. E’ sicuramente uno dei miei luoghi preferiti sulla faccia della terra.

Arrivo ad Holešovice stremata ma felicissima, con i 14km percorsi a piedi che almeno per il momento non mi pesano affatto.
Cara la mia Praga, ci rivedremo presto, è una promessa.

QUI l’album con le migliori foto!

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