Quando ad inizio anno, studiando il calendario per individuare l’immancabile ponte pasquale, ci siamo resi conto che potevamo “ambire” a qualcosa di più dei soliti 4 giorni risicati, si sono fatte largo nella mia testolina un milione di opzioni. Un’intera settimana a primavera tutta per noi, per scapparcene chissà dove!!
Col cuore la meta in realtà l’avevo individuata dopo due secondi netti, là dall’altra parte dell’oceano. La “mia” New York. Poteva essere la volta buona, me lo sentivo. Me lo sentivo. Poi ho aperto Sky Scanner e quella breve illusione si è dissipata in mezzo alle cifre assurde apparse sullo schermo del pc. Ok Celeste, torna coi piedi per terra. Noi amiamo l’Europa e lei ama noi. Sogna, ma non così in grande. Non ancora.
Non è stato facile mettersi d’accordo, con io che spingevo sempre più verso est (Ucraina, Bosnia, Lituania, Bielorussia, pure Georgia) e Pavel che ribatteva con l’ovest (Spagna allo sfinimento, Scozia che non fa mai male); la Serbia sembrava accontentare entrambi, ma non avevamo considerato il terzo in comodo, in questo caso l’accoppiata Alitalia/Air Serbia. Buttandoci spassionatamente sul lato economico, alla fine è spuntata un’opzione che nessuno dei due aveva mai seriamente preso in considerazione: partire dalle East Midlands. Smanettando un altro po’, illuminazione: potremmo atterrare in Scozia, che non fa mai male, e rientrare da Nottingham. Fare il nord dell’Inghilterra, il Lake District, il Vallo di Adriano e tutta quella roba lì. Tanta storia e tanta natura, possibilmente non troppi turisti.
E sia!!
Dal nord dell’Inghilterra mi aspetto che…
… mi faccia conoscere l’altra faccia del paese, quella al di fuori delle grandi città. E me ne faccia innamorare, ovviamente.
Quando penso alla natura incontaminata ed idilliaca, la mente non può che volare in Scozia, ed è stata inizialmente quasi una “forzatura” decidere di buttarci alla scoperta dell’Inghilterra del nord senza rimanere per la maggior parte del viaggio nel “regno di Alba”. In fondo atterreremo a Glasgow, sarebbe stato facilissimo dedicarci alla zona dei Borders o quella del Loch Lomond.
I laghi ci sono però, e di spettacolari, anche a sud del Vallo di Adriano; in fondo se il Lake District fa parte del patrimonio UNESCO una ragione ci sarà (come il Vallo, chiaramente).
Mi aspetto anche che questo viaggio risvegli una passione sopita per la letteratura inglese, visto che di luoghi legati a grandissimi scrittori ne attraverseremo. E per la storia, sono emozionatissima al solo pensiero di trovarmi al cospetto di alcune delle mura più famose al mondo, o nel cuore medievale di York di fronte alla sua straordinaria cattedrale.
Il programma del viaggio
Paradossalmente, di giorni a disposizione avremmo potuto averne ben 8, ma non siamo riusciti a trovare un volo decente che partisse il sabato, o uno che ci riportasse verso Pisa la domenica nel tardo pomeriggio. Già che l’andata sarà abbastanza traumatica, visto che dovremo essere in aeroporto già alle 4.30. Il lato positivo c’è, perché atterreremo a Glasgow (anzi, a Prestwick) alle 8.30 locali e potremo dedicare tutta la giornata di Pasqua alla scoperta della città più grande di Scozia. I punti di interesse sono molto più sparsi rispetto ad Edimburgo, ma se riuscirò anche solo a completare il magnifico mural trail, potrò ritenermi soddisfatta. E ad assaggiare il deep fried Mars, stavolta non può sfuggirmi.
Lunedì mattina andremo a ritirare l’auto a noleggio, la cui guida stavolta toccherà interamente a me. Credo che la notte avrò grosse difficoltà a dormire pensando a cosa mi aspetta… speriamo bene. Da lì ci dirigeremo dritti verso sud, cercando di non farci confondere da un panorama sicuramente da sogno; una fermata in terra scozzese però ci sarà, nel piccolo villaggio di Gretna Green, ovvero il centro abitato più vicino all’Inghilterra. Ho letto che le coppie inglesi che non potevano sposarsi in patria scappavano qui, infatti c’è una cappella dove ancora oggi si celebrano matrimoni. Sembra uno stop interessante, sia mai…..
(SIA MAI!)
Seguirà il Vallo di Adriano, che non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Noi ci limiteremo a visitare il tratto centrale (sono 117 i chilometri totali), con i resti del forte di Vindolanda e l’iconica Sycamore Gap. Un sogno che si realizza!
Non so se riusciremo a fare una breve visita anche al Castello di Brougham prima di raggiungere il nostro alloggio, una stanza in un cottage di quelli “veri”, almeno da quanto ho potuto vedere sul sito. Il villaggio di Penrith si trova proprio sul confine del Lake District National Park, che cercheremo di scoprire, almeno in parte, nei due giorni successivi. Il parco è enorme e difficilmente avremo tempo di dedicarci a camminate, quindi ci concentreremo su alcuni dei punti panoramici più famosi e sui paesini più tipici. Sono particolarmente curiosa di vedere Grasmere, villaggio natale del gingerbread (pan di zenzero), e la vicinissima Ambleside, che ospita Rydal Mount, la casa dove visse e scrisse l’immenso poeta romantico William Wordsworth.
Il giovedì lo dedicheremo nella mattinata all’Abbazia di Fountains ed il parco di Studley (patrimonio UNESCO), seguiti dal piccolo ma graziosissimo Knaresborough, per poi procedere verso la città medievale per eccellenza: York. Dai, non sarà quella “nuova”, ma è già qualcosa!
Sono rimasta incantata dagli scatti dei suoi shambles, dalle case a graticcio, dalle mura e dalla maestosa e famosissima cattedrale; mi dispiace non riuscire a dedicarle più tempo ma se mi conquisterà come credo, non sarà certo un dramma tornare. Per la notte ho prenotato una stanza in stile vittoriano che mi ha fatto innamorare, chissà se dal vivo è bella quanto in foto!
Venerdì sveglia presto, per tornare in centro città o proseguire in direzione Liverpool, con due fermate fondamentali lungo il percorso: l’Abbazia di Kirkstall ed Haworth, villaggio dove sono nate e cresciute (e soprattutto hanno scritto) le sorelle Brontë. La loro abitazione è stata trasformata in un museo, dove sono stati conservati per gran parte tutti gli arredi originali ed alcune delle pagine scritte da loro. Sono emozionata al solo pensiero, inutile che ve lo dica!!
Ed inutile anche che vi dica che Liverpool la “vedremo” molto approssimativamente, il che non è un problema perché ho seriamente intenzione di tornarci con calma e girarmela bene.
“E allora cosa ci andate a fare?” Eh.
Voglio vederle le abitazioni dei grandi scrittori senza che Pavel stia tutto il tempo in un angolo a gonfiare ed aspettare che esca? Deve avercelo anche lui il suo momento di gloria, giustamente… e poteva non essere legato al calcio? Poteva essere qualcosa di normale?? Sabato ce ne andiamo nei sobborghi della città, a Birkenhead per l’esattezza, a vedere una partita di quella che sarebbe la nostra serie D; perché lui col Tranmere Rovers ci giocava a Football Manager. Era quasi meglio quando andavamo a vedere il Poggibonsi.
Il match contro il Bury sarà alle 3 del pomeriggio, il che ci lascia la mattinata per tornare in centro e la serata per un rapido stop all’outlet locale prima di procedere per Derby, dove passeremo l’ultima notte in attesa del volo di ritorno della domenica mattina dall’aeroporto delle East Midlands.
E questo è tutto. Mi lamento sempre che non abbiamo mai tempo, ed una volta che ce lo abbiamo credo di essere riuscita ad occuparne ogni singolo secondo. Ma non me la voglio proprio prendere se qualcosa salterà, voglio che questo regalo inaspettato ce lo godiamo entrambi appieno. Torneremo a casa sicuramente più leggeri (il portafoglio già piange) ma spero totalmente felici e soddisfatti. Spengere il cervello è quello che ci serve ora, al grido di NO REGRETS.
(Inutile dire che il risparmio del volo si è completamente disintegrato nel momento in cui ho cominciato a prenotare alloggi; sognavo di dormire in un cottage tutto per noi nella brughiera inglese, ma quando ho visto le quotazioni generali anche per una sola notte sono quasi svenuta.)
Al solito, se volete seguirci in questa nuova avventura (pioggia o meno, gli scatti dovrebbero uscire spettacolari), non dimenticatevi di sintonizzarvi sulle Instagram stories, che dovrei riuscire ad aggiornare più o meno in tempo reale. Se ne ho tempo e voglia; alla faccia del wannabe travel blogger. Altrimenti, ci vediamo sulla pagina Facebook con il classico resoconto serale.
Avete voglia di attraversare il nord dell’Inghilterra con noi?