Di recente, mi è stato fatto notare da un’amica/collega blogger come io “abiti in una zona meravigliosa, che richiama ogni anno visitatori da tutto il mondo. Eppure non ne parli mai“. Già.
Mi presento sempre come toscana DOC, difficilmente specificando che la zona di Toscana nella quale sono nata e cresciuta è la Valdichiana senese, tradotto in soldoni la vallata ai piedi della celeberrima Montepulciano, lato Umbria. Montepulciano, lo spartiacque tra Val d’Orcia e Valdichiana, patria del vino e famosissimo borgo medievale. Ma che ve lo dico a fare, sono sicura che non ci sia bisogno di presentazioni.
Ogni tanto, quando vengono a trovarci gli amici o spulciando su altri blog, provo a guardarla con occhi diversi, Montepulciano. Provo a non pensare al fatto che ci sia andata a scuola, che sia stata una delle mie sedi di lavoro, che ogni volta che ho bisogno di qualcosa in Comune è un delirio, che ormai parcheggi gratuiti giusto se quel giorno ho proprio parecchio culo.
Ho cominciato a cercare di prenderla dal verso di uno che si approccia a lei per per la prima volta ed ogni tanto, solo ogni tanto, riesco a realizzare quanto sia effettivamente strabiliante.
Oggi voglio parlarvi di cosa vedere a Montepulciano, ma a modo mio. Non prendetela quindi come una classica guida, ma come una rassegna di luoghi che per me sono stati e sono ancora, nel bene o nel male, delle costanti dei miei quasi 33 anni di vita.
Parcheggiare gratuitamente a Montepulciano
Ho già detto che i parcheggi a Montepulciano sono un delirio? Trovarne uno gratuito è diventata una vera impresa, anche per chi abita a pochi chilometri di distanza. Lo era già quando ci lavoravo, nel lontano 2010, ma ultimamente le strisce blu spuntano come funghi. Direte voi: e vabbè, in quale città/paese ormai si trovano parcheggi gratuiti? Vero, verissimo. La mia era una riflessione da abitante del comune, da persona che “deve” andare a Montepulciano, non da visitatrice.
Dall’altra parte, se ci sono perché non usarli? Quindi ecco qualche dritta, nel caso in cui abbiate tempo e vogliate tentare la fortuna.
Per abitudine, io mi affido sempre dal P1 (lato destro), o scendendo giù per la discesa accanto alla Pro Loco, dove c’è un piccolo spiazzo. In alternativa, potete provare davanti alla chiesa di Sant’Agnese, ma se trovate un buco sentitevi dei miracolati; di fronte alla Conad ci sono due parcheggi, ma quello superiore ha il disco orario di 1 ora se non sbaglio, davvero troppo poco; sopra al supermercato la gratuicità è di mezz’ora, e si estende a 2 ore se si acquista qualcosa (biglietto da far convalidare alla cassa).
Spingendosi invece verso la cima della collina, in via dei Filosofi c’è un ampissimo parcheggio, quello di Collazzi (che ammetto di essermi dimenticata durante la prima stesura); considerate un tutto sommato breve ma “deciso” tratto in salita scegliendo questa opzione. Proseguendo, una volta superata la Porta di San Donato e girando subito a sinistra, c’è un mini parcheggio con le strisce bianche, l’unico nella zona. In inverno, solitamente è gratuito anche il piccolo parcheggio coperto in fondo a Via delle Case Nuove.
E, dulcis in fundo, lui: il parcheggio dello sterro. Di spazio ce n’è, è vero, ma si trova in un’area abbastanza remota, e c’è un’altra salita breve ma “decisa” per arrivare all’ascensore di fronte alla stazione dei bus. Se non siete dei gran camminatori, considerate che dalla stazione è possibile prendere il “pollicino” (FT1), il mini autobus arancione che vi porterà dritti in Piazza Grande al costo di 1,10€ (2,00€ se il biglietto è acquistato a bordo). Gli orari sono consultabili a questo link.
Montepulciano, dal basso verso l’alto
Come dicevo, se non ci sono in mezzo commissioni particolari, preferisco parcheggiare nella parte bassa del paese. Tanto, che si lasci l’auto sù o giù, la sgroppata per arrivare in Piazza Grande tocca a tutti; a meno che non optiate per il pollicino, certo, ma in quel caso fatelo a vostro rischio e pericolo: potreste perdervi il bello di Montepulciano.
Proprio di fronte alla rotonda che fa impazzire turisti e non (chiedere a Pavel), c’è la chiesa di Sant’Agnese, il cui nucleo originario fu voluto proprio dalla santa ad inizio ‘300. Il suo ricordo è ancora molto vivo, tanto che ogni anno la sua statua viene portata in processione attraverso tutti i paesi del comune. All’interno della chiesa sono conservate alcune reliquie, mentre di fianco c’è un bel chiostro.
A questo punto dovreste essere nel giusto spirito per cominciare a salire.
Ok, forsesto esagerando, ma cosa posso farci se Via di Gracciano nel Corso appare ancora nei miei peggiori incubi? Immaginate la scena: io che uscivo dal liceo (un liceo che in 5 anni è riuscito a cambiare 3 sedi) con uno zaino che sarà pesato minimo 15kg, e che dovevo raggiungere mia mamma che lavorava praticamente in Piazza delle Erbe, dove adesso si trova la scuola di lingue. In soldoni, stiamo parlando di più di 1km in salita. Dopo 5 ore di scuola. Con un mega zaino sulle spalle. E mettiamoci pure che io sono pigra, pigrissima. Potete forse biasimarmi??
A distanza di anni, riesco finalmente ad ammettere che sì, Porta al Prato è davvero bella ed imponente. La Colonna del Marzocco invece già mi piaceva, non solo perché davanti c’è l’agenzia di viaggi alla quale ci rivolgevamo, ma perché è il simbolo della supremazia di Firenze su Siena nel territorio. Nel 1511 infatti la lupa senese venne rimossa per far spazio al leone fiorentino. Che ci posso fare, sono fiorentina dentro io!
Il Corso è ormai diventato una rassegna di botteghe e negozi con prodotti tipici ed artigianali. Non solo cibo, ma anche vestiti, scarpe e chi più ne ha più ne metta. Il ricordino da portare a casa lo troverete sicuramente, ma aspettate di fare il giro completo prima di acquistare qualcosa, perché c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ma soprattutto, non lasciatevi distrarre e rivolgete la vostra attenzione agli edifici che vi circondano: Palazzo Avignonesi ad esempio, la chiesa di Sant’Agostino, il campanile di Pulcinella, il piccolo loggiato di Piazza delle Erbe.
È proprio in Piazza delle Erbe che vi troverete di fronte ad un bivio: entrambe le strade vi porteranno in Piazza Grande, ma quella di sinistra, Via di Voltaia nel Corso, è decisamente più “ricca”, ed è quella che solitamente imbocco io. Ciò che più mi piace di questo tratto sono i vicoletti che si diramano dalla strada principale, e che offrono scorci da cartolina. Ed un tocco di romanticismo!
Vi sembra però possibile che qui si trovi anche la sede dell’agenzia delle entrate? E che fino a poco tempo fa ci fosse anche il tribunale? In pratica, per andare in un ufficio pubblico ci vuole mezza mattinata… evviva la logica.
Dalla Cripta del Gesù, una chiesa che si “mimetizza” quasi completamente con gli edifici che la circondano, la via diventa Opio nel Corso. Percorretela fino a trovarvi ad un’intersezione, dopodichè girate a destra ed imboccate lo stradone in salita, Via del Teatro. Dai che ci siamo quasi, Piazza Grande è vicina.
Dimenticavo! Lungo il percorso, sulla sinistra, mascherata da un vicoletto, c’è una terrazza panoramica “sul” Lago Trasimeno, badate bene a non lasciarvela sfuggire.
Lungo Via del Teatro, come dice il nome stesso, si trova il Teatro Poliziano, uno dei luoghi che più amo di Montepulciano. Anche in questo caso, la colpa è dei tempi della scuola, o meglio dalle mini “gite” passate a ridere con i compagni di elementari e medie tra i palchetti, cercando di compontarsi da adulti chiccosi e fallendo miseramente.
Accanto all’ingresso del teatro, si trova una delle botteghe più antiche del paese, quella del ramaio. Il sig. Mazzetti, una vera e propria istituzione, lavora ancora il rame alla vecchia maniera e mostra il processo agli interessati.
Poco più sù, si accede ad una delle cantine storiche, quella del Contucci. Che siate o meno amanti del vino, una visita (che tra l’altro è gratuita) è doverosa. E d’estate, con 40 gradi all’ombra, sarà anche la vostra manna dal cielo!
Qualche passetto in più ed eccola là, Piazza Grande. Davanti a voi si staglierà la figura del Palazzo Comunale, che spicca immediatamente per la somiglianza con Palazzo Vecchio a Firenze (non a caso); alla vostra sinistra c’è il Duomo, alla vostra destra il loggiato, il pozzo (sul quale torreggiano altri due leoni fiorentini) e Palazzo del Capitano. È questo il cuore di Montepulciano, il suo lato più famoso e conosciuto, quello che spesso e volentieri è apparso in film e serie TV italiane e straniere (ed io con lui in un’occasione).
Fossi in voi, inizierei il giro dal palazzo comunale; dopo aver dato un’occhiata al pianterreno, in particolare al piccolo pozzo e alle lapidi appese, salirei le scale che portano alla terrazza panoramica e alla torre. I 5€ per l’ingresso non sono pochi (maggiori info QUI), ma se la giornata è limpida davanti agli occhi vi si spalancherà un mondo: Val d’Orcia, Valdichiana, Monte Amiata, Lago Trasimeno e tanto tanto altro.
Proseguirei quindi verso il Duomo, con la sua celebre facciata incompiuta, che al suo interno custodisce oggetti di grande valore, tra cui un altare di Andrea della Robbia.
Prima di imboccare la discesa che condurrà di nuovo in Piazza delle Erbe, non dimenticatevi della Fortezza, che rimane leggermente decentrata accanto alla porta di San Donato. La struttura, che “ai miei tempi” ospitava il liceo classico, ha subito recentemente un massiccio restauro ed è occupata da varie sedi istituzionali.
La discesa, dicevo. Lungo Via Ricci, che all’altezza del Convento di San Francesco (non perdetevi il punto panoramico nella piazza antistante) diventa Via del Poggiolo, si trovano la biblioteca comunale, il museo civico e il bellissimo Palazzo Ricci.
Ed ecco fatto, il giro è praticamente finito.
Non vi resta che scendere lungo via di Gracciano, attraversare Porta al Prato, e salire in macchina. O forse no.
Se avete bambini al seguito, potete fare un’ultima sosta ai giardini di Poggiofanti, ottimamente attrezzati con altalene e scivoli. In fondo glielo dovete dopo avergli fatto fare tutta quella strada in salita, no? C’è anche un barettino dove rilassarvi, uno dei luoghi dove noi passavamo gli ultimi giorni di scuola in attesa delle tanto agognate vacanze estive. Uno dei luoghi, per l’appunto.
Perchè nulla poteva battere il prato che circonda uno dei luoghi simbolo di Montepulciano: il tempio di San Biagio. La posizione è decentrata rispetto al paese, ma è veramente facile da raggiungere: basta imboccare la strada che va verso Chianciano Terme/Pienza, e al bivio girare a destra. Il bianco profilo dell’edificio sacro si staglierà davanti ai vostri occhi.
San Biagio, opera di Antonio da Sangallo il Vecchio, è considerata una delle opere più importanti del rinascimento italiano, nonostante uno dei suoi campanili sia incompleto. Nel 2018 si festeggiano i 500 anni dall’inizio dei lavori, un motivo in più per visitarlo!
Quando visitare Montepulciano
È doveroso premettere che negli ultimi anni il turismo a Montepulciano è cresciuto in maniera esponenziale. I mesi estivi, oltre ad essere caldi ed umidi da fare schifo, sono super affollati, e considerando che di spazio non è che ce ne sia poi molto, sarebbe meglio evitarli. Se si può, questo è ovvio. Così come è ovvio che il periodo ideale siano la primavera o l’autunno, quando il clima è mite e il paese è meno caotico. Potete tuttavia pianificare la vostra visita in base agli eventi che sono puntualmente organizzati ogni anno.
Il principale, nonché il più sentito dai poliziani, è il Bravio delle Botti, l’ultima domenica di agosto: le 8 contrade di Montepulciano si sfidano per mano di due “spingitori”, che hanno il compito di far rotolare delle botti di circa 80kg da Piazza del Marzocco fino a Piazza Grande. Nel suo piccolo ricorda molto il Palio di Siena, anche perché ripeto, è davvero molto sentito. Ed attira una grande quantità di turisti, quindi in caso prenotate con un po’ di anticipo! Per accedere al centro storico, e ritrovarsi quindi nel cuore della sfida, il costo è di 2,50€.
Sempre in agosto, nella notte di San Lorenzo, c’è anche Calici sotto le Stelle, evento durante il quale è possibile degustare Vino Nobile e Rosso di Montepulciano in modo itinerante, con degli spazi predisposti lungo strade e piazze. Le contrade inoltre aprono le loro cucine, quindi c’è anche cibo a volontà!
Negli ultimi anni un ruolo di primo piano l’ha assunto anche il mercatino di Natale. Che, mi permetto di dire, è stato davvero un’idea geniale, perché da novembre a marzo inoltrato il paese era morto. Deserto. Negozi chiusi, ristoranti ed hotel serrati, zero servizi per chi voleva comunque venire. Il mercatino ha portato grande vigore, e sono sempre di più i visitatori che arrivano da tutta Italia per ammirarlo.
Lascio per ultimo il mio preferito, ovvero la fiera del 1° maggio. Che è una mazzata, veramente una mazzata, perché il paese e le strade principali per arrivarci sono completamente chiuse, quindi parcheggiare è una sorta di miraggio. C’è anche chi si fa chilometri a piedi, opzione per me impensabile. Da qualche anno, io vado la mattina verso le 9 e riesco a girarlo in relativa pace.
Cosa mangiamo a Montepulciano e dintorni
Non posso che chiudere la mia piccola rassegna su Montepulciano che con il cibo. Un cibo, e qui lo dico con estrema convizione, che non scambierei con nessun’altro al mondo.
Qui si mangia, tanto e bene. E si beve altrettanto bene, anche se non sono una grande amante del vino.
L’antipasto deve forzatamente includere quelli che noi chiamiamo crostini neri, ovvero quelli di fegatini; perché l’antipasto sia perfetto, non dovrebbe mancare nemmeno quella che è la mia personalissima rovina: il pecorino di Pienza. Che sia fresco, semistagionato o stagionato, poco importa, un morso equivale al paradiso. Non ce la caviamo male nemmeno con gli affettati: il nostro prosciutto crudo è salatissimo, e col pane toscano senza sale va a nozze. Degni di nota sono anche lombino e capocollo al finocchio, e finocchiona.
Se però qualcuno mi chiedesse qual è il piatto tipico per eccellenza, risponderei senza pensarci due volte i PICI ALL’AGLIONE. All’aglione, che non è l’aglio, attenzione: è un’altra varietà, più grossa e con un sapore più delicato. Farina, acqua, pomodoro, sale, aglione, olio. I 6 ingredienti per un piatto perfetto.
Piatti di carne ne abbiamo a volontà, anche se la star della zona è ormai diventata la chianina: hamburger, bistecche, tartare, si può mangiare in tutte le salse.
E per chiudere, niente di meglio che qualche cantuccio alle mandorle inzuppato nel Vin Santo.
Per una che non riesce ad apprezzare fino in fondo il luogo in cui vive, devo dire che l’ho fatta proprio lunga; ma credo di avergli fatto onore, o almeno lo spero. Non biasimatemi però, le motivazioni dietro ad un sentimento così contrastante sono tante, e non da poco. Però ok, lo ammetto, poteva andarmi peggio. Di certo c’è che amo la Toscana, e sono orgogliosa di esserne parte.
Ma ditemi un po’, voi a Montepulciano ci siete stati? Cosa ne pensate? Se c’è una cosa che adoro, è vederla attraverso gli occhi di chi la vive dall’esterno.
Se invece non siete mai venuti… vi aspetto!
Io centro mica qualcosa 😂? Perché ad un certo punto mi sono sentita tirata in causa, non per altro!
Ti giuro, è stato stranissimo per me sentirti finalmente parlare della tua città. Un evento unico e raro, considerato che abiti in un luogo bellissimo, ma che ti sento spesso descrivere severamente. Il che, poi, è normale, dato che tra vivere un luogo da turisti o da cittadini, è molto diverso!
Però visitare Montepulciano con i tuoi consigli, è garanzia di quslita! Bravissima Celeste!
Bacioni,
Claudia B.
Tu c’entri TUTTO cara mia, e lo sai. E grazie grazie grazie, ancora!
L’evento probabilmente rimarrà unico e raro però, anche se ieri sono andata a Perugia e l’ho vista in un modo mai fatto prima… quindi un pensierino su un post potrei anche farcelo, se le foto sono venute decenti. Sempre per colpa tua. Che amiche/guru che mi scelgo… un bacione pugliese mia!!
Bellissimo scoprire un posto, che peraltro non ho ancora visitato, con gli occhi di chi ci vive tutti i giorni!
Ti ringrazio! Ho cercato di fare un post il più completo possibile e dal mio “punto di vista”, spero di esserci riuscita!
Grazie di essere passata, buona serata!
Montepulciano ha un posto speciale nel mio cuore perché è stata la metà del primo viaggio a due con mio marito! Abbiamo avuto la fortuna di visitarla a metà marzo, quindi senza troppi turisti attorno, e mi sono innamorata dei negozi di artigianato locale e della cucina. Ho mangiato dei pici alle briciole fenomenali! Per non parlare della quantità esagerata di cantucci che ho inzuppato nel vin santo! 🤣
Bellissimo questo post da vera local!
Un bacione
Ma pensa, siete venuti a Montepulciano <3
Anche se ho un po' il prosciutto davanti agli occhi, ammetto che come scelta romantica è davvero azzeccata, e sono contenta che abbia un posto speciale nei tuoi ricordi.
Quando torni ti porto a mangiare dei pici eccezionali, mi raccomando tornate presto che vi aspetto!!
Bacionissimi!!
Se “la tu mamma” m’invita a mangiare quei pici vi porto una vagonata di sfogliatelle e mozzarelle 😀 😀 😀
Celeste sei originaria di un posto meraviglioso per cui gente da nord a sud di qualsiasi parte del mondo si spacca di ore di viaggio per arrivarci in visita. E tu che fai ti lamenti del parcheggio?! Ma vieni dalle mie parti che abbiamo lo stesso problema ma NON motivato per niente dal fattore turismo e bellezza del posto 😛 Laggente da noi acquista 3-4 auto e poi le lascia sotto casa per non perdere il posto 😀 😀 è un delirio hahahah!
Orsa, la mi mamma è sempre disponibilissima a mettersi giù e appiciare la pasta eh, quindi quando volete con Orso siete sempre i benvenuti, dico sul serio!
Lo so, lo so c’hai ragione. Ma che posso farci, sono cose che mi sono andate di traverso da una vita ed ancora non scendono. Anche se il quadro che mi dipingi te in effetti sembra un tantinello peggio…
Guarda che vi aspetto eh!
Articolo interessantissimo!
è sempre utile conoscere le chicche che solo un “local” può consigliare!
La prossima volta che sarò da quelle parti riprenderò assolutamente in mano il tuo articolo… e poi voglio assaggiare i pici all’aglione! 😉
Ciao Selene, ti ringrazio e mi fa piacere che trovi il mio articolo interessante!
I pici all’aglione hanno davvero pochi rivali, te lo assicuro anche se sono sfacciatamente di parte 😉
Buona serata!
Un luogo che mi piace tantissimo e che ho avuto la fortuna di visitare più volte… quante scorpacciate di chianina!
Mi fa piacere che tu sia tornata più volte a “casa” mia. Io abito in piena Valdichiana, mi sento proprio fortunata dal punto di vista del cibo. E la chianina ha proprio pochi rivali 😉
Buona serata Dani, grazie di essere passata!
Stiamo organizzando il viaggio in Val d’Orcia che ti dicevo, non so se riusciremo a visitare Montepulciano ma la terrò sicuramente in considerazione! Quei pici all’aglione mamma mia… 😀
Giulia, ma dovete visitarlo Montepulciano.
A parte le motivazioni del tutto personali, è effettivamente un borgo splendido. E poi io vi aspetto, così andiamo a mangiare i pici <3