Alcuni film sono in grado di segnare un’intera generazione, anche trattando temi non propriamente convenzionali.
È il caso di Trainspotting, pellicola del 1996 diretta da Danny Boyle con protagonista un giovane Ewan McGregor. Tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, racconta la vita e le “avventure” di un gruppo di amici eroinomani che vivono in un’area povera e degradata di Edimburgo.
Sia grazie alla storia che ad una colonna sonora epica, è diventato un film di culto, esaltato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Basti pensare che il British Film Institute l’ha inserito al decimo posto tra i 100 migliori film britannici di tutti i tempi, mentre nel 2004 è stato decretato dal pubblico il miglior film scozzese di sempre.
L’incipit è subito epico:
Choose Life. Choose a job. Choose a career. Choose a family. Choose a fucking big television, choose washing machines, cars, compact disc players and electrical tin openers. Choose good health, low cholesterol, and dental insurance. Choose fixed interest mortgage repayments. Choose a starter home. Choose your friends. Choose leisurewear and matching luggage. Choose a three-piece suit on hire purchase in a range of fucking fabrics. Choose DIY and wondering who the fuck you are on Sunday morning. Choose sitting on that couch watching mind-numbing, spirit-crushing game shows, stuffing fucking junk food into your mouth. Choose rotting away at the end of it all, pissing your last in a miserable home, nothing more than an embarrassment to the selfish, fucked up brats you spawned to replace yourselves. Choose your future. Choose life… But why would I want to do a thing like that? I chose not to choose life. I chose somethin’ else. And the reasons? There are no reasons. Who needs reasons when you’ve got heroin?
Io mi sono imbattuta in Trainspotting appena qualche anno fa, durante un volo in solitaria; scorrendo i video caricati sul tablet, me lo ritrovo tra le mani. Non sono una che si scandalizza facilmente, ma dopo pochi minuti avrei voluto spegnere tutto. Avrei voluto. Sì, perché intontita dalla musica, dal fortissimo accento scozzese e da quegli spaccati di vita solitamente troppo “scomodi” e degradanti da mostrare, non ce l’ho fatta ad abbandonarlo. Non una grande idea quella di parlarne poi a Pavel, che ne è rimasto totalmente folgorato.
Immaginatevi quindi l’agitazione quando è stato annunciato il sequel, a 20 anni esatti di distanza. Ed immaginatevi quando si è presentata la possibilità di vederlo il giorno dopo l’uscita ufficiale in UK proprio ad Edimburgo.
Oltre che perfetta continuazione del primo, T2 si è rivelato anche uno splendido biglietto da visita per la città. Vedere del tutto inaspettatamente sullo schermo i luoghi esplorati poche ore prima è stato esaltante!
Ragion per cui, dopo i luoghi del cuore di Notting Hill, voglio dedicare il secondo articolo di #comeinunfilm a Trainspotting2 ed Edimburgo.
Perché concentrarsi sul secondo capitolo, quando nella premessa ho specificato che la storia si snoda intorno ad un gruppo di amici che vivono di Edimburgo? Bè, della capitale scozzese nel film del 1996 c’è ben poco. Tranne le primissime scene a Pinces Street e Calton Street Bridge, il resto è stato girato tutto a Glasgow ed in parte a Londra. Tutt’altro discorso invece per T2. Pronti a scoprire le location?
L’aeroporto di Edimburgo
Dopo 20 anni trascorsi lontano da casa, Mark Renton ritorna nella sua Edimburgo quasi da turista, da estraneo. È per lo meno quanto ho percepito io al suo arrivo all’aeroporto, spaesato dai cambiamenti in cui si imbatte appena uscito dal terminal. Segue il viaggio sul tram che lo condurrà nel cuore della città, durante il quale si può ammirare il castello.
Princes Street
Il primo capitolo si apriva con Renton e Spud in fuga lungo Princes Street dopo aver commesso un furto. Nel secondo la scena viene ricreata, anche se non stanno scappando più dalla polizia, ed il negozio dal quale avevano rubato non esiste più da anni. Ancora una volta, è evidenziato quanto le cose siano cambiate dalla partenza di Mark.
Holyrood Park (Arthur’s Seat)
Nel tentativo di far finalmente cambiare a Spud il suo stile di vita, Mark lo porta a correre nel parco di Holyrood, fino a raggiungere la vetta, Arthur’s Seat. Spud sembrava decisamente mooooolto più in forma di me (che nemmeno avevo corso), il che la dice lunga…
Old Town
In fuga da Begbie, Mark attraversa una bella fetta di Old Town. Sono distintamente riconoscibili il Royal Mile, Grassmarket, Victoria Street, Cockburn Street, la cattedrale di St Giles ed il Fleshmarket Close.
Il Parlamento Scozzese
Per ottenere dei finanziamenti dall’unione Europea per il restauro di un locale al porto di Leith, Mark e Sick Boy (Simon) si recano presso la sede del Parlamento Scozzese ad esporre il loro progetto.
St. Stephen a Stockbridge
L’edificio in cui Spud si reca all’inizio del film per frequentare un gruppo di recupero è St. Stephen, una ex chiesa convertita in centro culturale nel cuore di Stockbridge.
Forth Road Bridge
Non si trova ad Edimburgo, ma è comunque uno dei simboli della Scozia. Il Forth Road Bridge appare nella scena in cui Mark e Simon sono costretti ad attraversarlo, a piedi e praticamene nudi, mentre stanno tentando di rientrare in città dopo essere stati scaricati in mezzo al nulla da un gangster locale.
Irvine Welsh – Porno (2002)
Anche T2 è tratto da un libro di Irvine Welsh, uscito nel 2002 ed originariamente intitolato Porno. Nonostante non abbia ancora letto il primo, non ho resistito ed ho acquistatola ristampa, che ha assunto il nome del film.
Vorrei chiudere citando ancora una volta Mark. L’evoluzione della sua storia personale e dei 20 anni trascorsi, ma anche buona parte dei problemi della società moderna, sono tutti racchiusi in questo monologo a metà film:
‘Choose life’ was a well meaning slogan from a 1980’s anti-drug campaign and we used to add things to it, so I might say for example, choose… designer lingerie, in the vain hope of kicking some life back into a dead relationship. Choose handbags, choose high-heeled shoes, cashmere and silk, to make yourself feel what passes for happy. Choose an iPhone made in China by a woman who jumped out of a window and stick it in the pocket of your jacket fresh from a South-Asian Firetrap. Choose Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram and a thousand others ways to spew your bile across people you’ve never met. Choose updating your profile, tell the world what you had for breakfast and hope that someone, somewhere cares. Choose looking up old flames, desperate to believe that you don’t look as bad as they do. Choose live-blogging, from your first wank ‘til your last breath; human interaction reduced to nothing more than data. Choose ten things you never knew about celebrities who’ve had surgery. Choose screaming about abortion. Choose rape jokes, slut-shaming, revenge porn and an endless tide of depressing misogyny. Choose 9/11 never happened, and if it did, it was the Jews. Choose a zero-hour contract and a two-hour journey to work. And choose the same for your kids, only worse, and maybe tell yourself that it’s better that they never happened. And then sit back and smother the pain with an unknown dose of an unknown drug made in somebody’s fucking kitchen. Choose unfulfilled promise and wishing you’d done it all differently. Choose never learning from your own mistakes. Choose watching history repeat itself. Choose the slow reconciliation towards what you can get, rather than what you always hoped for. Settle for less and keep a brave face on it. Choose disappointment and choose losing the ones you love, then as they fall from view, a piece of you dies with them until you can see that one day in the future, piece by piece, they will all be gone and there’ll be nothing left of you to call alive or dead. Choose your future, Veronika. Choose life.
Ok ok lo ammetto… alla fine ci sono cascata dentro anch’io! Ma do la colpa principalmente a quel cavolo di accento scozzese al quale (chissà come mai) non so proprio resistere, anche se per alcuni tratti del film i dialoghi sono incomprensibili!
Avete visto Trainspotting e/o visitato i luoghi del film?
Maledizione ultimamente i post sulla Scozia e su Edimburgo mi perseguitano hahahah!
Sarà un segno? Sono talmente scoraggiata che ormai è una vita che non guardo più i prezzi dei voli NA-EDI…e se provo adesso? Naaaa non voglio rovinarmi la digestione 😛
Trainspotting è ormai entrato di diritto nella lista dei film Cult. Bel pezzo Celeste!
E’ un segno mia cara Orsa… vai!! E capirai il perchè rimaniamo tutti così stregati! Io ho già avviato il countdown sul telefono per novembre, un po’ presto forse 😀
Mi fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto, il film è senz’altro cult ma guardarlo con la frequenza con cui tocca guardarlo a me… ehm BASTA!!!
Un bacione, grazie di essere passata
Ho sempre trovato splendida la colonna sonora, ma non ho mai visto il film. Devo ammettere che non mi ispirava. Però mi ispira fare il giro dei luoghi di Edimburgo, in cui è stato ambientato😍
Anche perché ne ho viste tante di quelle location, per cui mi piace ripassarci virtualmente insieme a te! E chissà che prima o poi, non mi venga voglia di dare uno sguardo alle due pellicole, magari proprio durante un volo lungo!!!
Baci,
Claudia B.
Io mi ci sono imbattuta per puro caso, non so nemmeno perchè Pavel avesse scaricato il primo, ed ero totalmente impreparata alla visione, non sapevo di cosa parlasse. Quindi il secondo no (è tutto sommato normale), ma il primo in caso guardalo “preparata”.
Come sta andando il blogtour?
Ti mando un bacio e grazie di essere passata anche se sei impegnatissima :*
Ho visto trainspotting almeno 15 anni fa, da adolescente con gli amici.
Ma, sinceramente, non ho mai fatto caso alla location e devo ancora vedere il sequel!
Lo guarderò, farò caso a tutti i luoghi che citi e fantastichero, su quando, un giorno, riuscirò a visitare la scozia! 😊
E’ stato “strano” trovarsi nella città che stavamo guardando anche sullo schermo! Il film non avrà avuto il successo del primo (per ovvie ragioni) ma era comunque attesissimo e secondo me la promozione che hanno fatto ad Edimburgo non è da poco!
Non sei mai stata in Scozia? Devi rimediareeeee!!! 😀
Grazie di essere passata, io intanto sogno con le tue foto
Edimburgo è bellissima! L’ho amata da subito 🙂
Come non darti ragione Daniela! Ormai per me è diventata una specie di droga, tanto per rimanere in tema Trainspotting 😀
Grazie di essere passata, buona serata!
Quanto mi manca Edimburgo.
Ci rivedremo questa estate!
Complimenti per il tuo blog. Mi piace troppo.
Io e te abbiamo simili interessi.
Grazie davvero per le tue belle parole, le apprezzo moltissimo <3
Anche a me manca molto Edimburgo, spero di poterci tornare tra qualche mese perché è una città che non mi stanca mai.