Lisbona capitale della street art: dove trovarla in centro

Quando ci siamo trovati a scegliere Lisbona come prima tappa del 2020, tutto avremmo pensato tranne di capitare in una delle capitali europee dell’arte di strada. Tu, prima di documentarti un minimo, te lo aspetteresti? Nel mio immaginario esistevano la torre di Belém, il monumento alle Scoperte, lo storico tram 28, il fado… ma ritrovarsi nel bel mezzo di un museo a cielo aperto, senza quasi nemmeno volerlo, quello non l’avevo proprio previsto.

Perché a Lisbona la street art non devi andarla a cercare, viene lei da te. Nelle maniere più inaspettate. Tra i vicoletti dell’Alfama, quando imbuchi totalmente a caso una scorciatoia perché in tram è bello ma a piedi te la godi di più, mentre vai a caccia di porte ed azulejos. Impossibile non imbattersi in uno degli ormai iconici murales, pensa quanti potresti scovarne andando a “caccia”. A noi purtroppo il tempo per farlo è mancato ed abbiamo dovuto limitarci al centro storico della capitale portoghese, o poco più in là.

Lascia che ti mostri i miei preferiti, quartiere per quartiere, in quella che di fatto (per una volta) sarà una vera e propria galleria fotografica.
E non rimanerci troppo male se, quando sarai tu ad andare a Lisbona, non ne troverai alcuni: gli artisti di strada sono sempre più numerosi (e bravi) e sono rare le opere che hanno lunga vita. A proposito, se conosci i nomi di qualcuno degli autori che non ho menzionato, fammelo sapere.

La street art nel centro di Lisbona

Alfama

Alfama è uno dei quartieri più antichi di Lisbona, stretto sul ripido fianco della collina tra il fiume Tago ed il castello di São Jorge. I suoi vicoletti custodiscono la vera essenza della città, per questo fa molto strano imbattersi in murales e graffiti anche di notevoli dimensioni. Devo subito premettere di aver lasciato miseramente per strada una delle opere più apprezzate, il mosaico di Vhils dedicato ad Amália Rodrigues (lo troverai nella mappa però). Non poteva mancare un ulteriore riconoscimento per la più amata cantante di fado del Portogallo, specialmente in un quartiere che tutt’oggi porta fieramente avanti la tradizione.

Largo Portas do Sol – “História de Lisboa” di Nuno Saraiva
Scalinata tra Largo Portas do Sol e Rua Norberto de Araújo
Vicoli che scendono dal Miradouro de Santa Luzia verso il Tago – opere di artisti vari
Dal miradouro alla cattedrale, passando per Largo de São Miguel
Pátio de Dom Fradique – opere di MATETWOINIT e VIBES_LDN, Otto Schade, Omik ed altri artisti

Bairro Alto

Anche il Bairro Alto è un susseguirsi di vicoli, ma dall’andamento più regolare rispetto a quelli di Alfama.
Siamo nel quartiere dei bar e della movida, frequentato dai turisti quando scende la notte piuttosto che durante le ore del giorno. Oltre ai fotografatissimi Elevador da Bica e da Glória, e al Miradouro de São Pedro de Alcântara, le ripidissime vie della zona nascondono piacevolissime sorprese.

Mi viene in mente uno dei murales forse più “vecchi” di Lisbona, datato 2009 e che richiama alla propaganda di sinistra degli anni ’70. O, ancora di più, la Outdoor Art Gallery  lungo Calçada da Glória, che come dice il nome è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto. Inutile dire che, in questo caso, il “ricambio” di opere avviene piuttosto velocemente, incoraggiata anche dalla municipalità cittadina promotrice dell’iniziativa.

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Rua São Boaventura – opera di Antonio Alves e RIGO
Dal miradouro alla cattedrale, passando per Largo de São Miguel
Rua da Vinha
Rua São Boaventura – opera di Antonio Alves e RIGO
Opere varie sparse per i vicoli del Bairro Alto
Calçada da Glória Outdoor Art Gallery – opere di artisti vari

Chiado

Anche quello del Chiado, stretto tra il Bairro Alto ed il Tago, è uno dei quartieri più tradizionali di Lisbona. Le opere di arte di strada si trovano in gran parte nei pressi del corso del fiume, ed è stata una vera fortuna che l’unica che tenessi davvero ad ammirare con i miei occhi fosse vicino alla fermata del tram 15E dalla quale abbiamo raggiunto Belém. Sto parlando della Raposa em Lixo, la “volpe nel cestino”, opera di Bordalo II. L’artista è famossimo per utilizzare la spazzatura come materiale di riciclo per realizzare i suoi lavori, sparsi un po’ per tutta Lisbona. Non è un animaletto adorabile?

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Avenida 24 de Julho 28 – opera di Bordalo II
Non distante dalla fermata dei tram 15E e 18E Conde Barão

Mouraria

Una delle ragioni per cui spero di poter tornare a Lisbona è dedicare del tempo al quartiere di Mouraria, l’antico quartiere moresco della città ed ultima roccaforte araba prima della reconquista. Affascinante come la confinante Alfama, ma molto meno toccato dal turismo, rappresenta uno degli angoli più autentici del centro città. Senza considerare che il fado è nato proprio tra i suoi vicoli, pare grazie all’inventiva di una prostituta che voleva attrarre i clienti con una melodia nostalgica. È quindi fin troppo ovvio il murale dedicato alla musica popolare portoghese per eccellenza si trovi qui.
Sono sicura che di sorprese le strade della Mouraria ne riservino moltissime, noi ne abbiamo incontrate giusto un altro paio.

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Escadinhas de São Cristóvão – Fado Vadio, opera di vari artisti

Graça

Il quartiere di Graça è famoso soprattutto per il suo miradouro, che poi è uno dei belvedere più belli di tutta Lisbona. Oltre ad offrire un panorama che abbraccia il castello di São Jorge e gran parte del centro città, d’estate è il luogo ideale per rilassarsi all’ombra dei pini con numerosi chioschi di bibite fresche a portata di mano. Per me ha rappresentato una delle sorprese più inaspettate, perché ad aumentarne l’oggettivo fascino (e al mezzo per raggiungerlo, il tram 28) ci ha pensato un’altra galleria a cielo aperto scovata totalmente per caso.
Basta imboccare Caracol da Graça, scalinata che collega la terrazza e la Mouraria, per godere di una serie infinita di murales e graffiti, che non “risparmiano” nemmeno il Jardim da Cerca da Graça. Impossibile scegliere il più interessante!

Caracol da Graça – opere di Gustavo Baseggio, OzeArv, ed altri artisti

La street art fuori dal centro di Lisbona

Âlcantara

Insieme al Village Underground ed ai sottopassaggi che collegano le vie principali alla stazione Alcântara-Mar, è la LX Factory ad essere la vera fucina creativa del quartiere. Di cosa si tratta? In pratica è una vecchia area industriale a ridosso delle banchine del porto di Lisbona ed in prossimità del Ponte 25 de Abril, di recente riconvertita in grande stile. All’interno ci sono negozi (tra cui la celebre libreria Ler Devagar), ristoranti, bar, caffetterie ed attività di vario genere. Soprattutto, ogni superficie disponibile è ricoperta da splendide opere, sia murales che graffiti e scritte. La più famosa? “Until debt tear us apart” di Mais Menos.

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LX Factory, Rua Rodrigues de Faria
opere di DISHDISH, Mister Piro, Bordalo II, Millo, Derlon, Mais Menos ed altri artisti

Luz

Gli amanti del calcio difficilmente non includeranno nella visita alla capitale lusitana lo Estádio da Luz, mitica casa del Benfica. Oltre all’impianto, davvero splendido, il sottopassaggio che collega la biglietteria alla fermata del bus custodisce bellissimi murales a tema. Il migliore? Sicuramente quello dell’aquila, simbolo e stemma della squadra.

Bairro Padre Cruz e Marvila

Per chiudere, due quartieri popolari e piuttosto lontani dal centro che meritano assolutamente una menzione, sebbene non sia riuscita a visitarli. Sia Bairro Padre Cruz, nella parte nord della città, che Marvila, nella zona est, sono stati letteralmente rimodellati dall’evento “MURO – Festival de Arte Urbana“, grazie all’intervento della municipalità cittadina. Lo scopo era quello di mettere in primo piano aree poco conosciute e molto popolose, valorizzandole e cercando di abbattere in qualche modo i pregiudizi ad esse legati.
Missione compiuta. Mai come nel loro caso “museo a cielo aperto” è una definizione appropriata.

Mappa della street art di Lisbona, in centro e fuori

Fai zoom indietro per vedere le zone fuori dal centro. Il pin blu indica quelli che non abbiamo visto.

Se non vuoi perderti nemmeno un’opera dello straordinario panorama della street art di Lisbona, puoi consultare il sito ufficiale della Galeria de Arte Urbana (GAU), che riunisce tutti quelli facenti parte del progetto realizzato e supportato dalla Càmara Municipal de Lisboa.

There are 4 comments
  1. Lisbona doveva essere il nostro viaggio per festeggiare i miei 40 anni…
    Era in programma per fine maggio e da mesi ormai stavamo cercando info e notizie per organizzarci il nostro itinerario magari con qualche puntatina fuori dai soliti giri turistici…
    Purtroppo per il momento tutto è stato spostato a data da destinarsi…
    Questo articolo lo salviamo tra i preferiti perchè le tue foto e le tue descrizioni ci fanno proprio venire voglia di scoprire questo lato artistico di Lisbona!
    Anche a Torino c’è un’opera di Bordalo: si tratta di un orso gigante… Meraviglioso!

    • Mi dispiace molto per i vostri piani saltati, vi capisco perché anch’io avevo un bellissimo viaggio in programma. Speriamo di poterci rimettere in moto presto, signiificherebbe che l’incubo l’abbiamo lasciato dietro le spalle.
      Grazie anche per avermi segnalato l’opera di Bordalo a Torino, non ne avevo idea. Questo lato di Lisbona è uno di quelli che più mi ha conquistato!

  2. A fine Maggio dovevamo andare a Lisbona. Bellissimo articolo e bellissime opere sicuramente da segnarci per quando riusciremo ad andare.

    • Purtroppo non siete i primi che mi dicono che hanno dovuto cancellare un viaggio a Lisbona. Dal canto mio, ho dovuto rinunciare ad una settimana in Scozia, so bene quanto bruci… speriamo di poter tornare a viaggiare presto, sicuramente i progetti saltati saranno ancora più belli quando riusciremo finalmente a realizzarli <3

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