L’ultima tappa del nostro on the road estivo non poteva che essere in Slovenia e, per rimanere fedeli al resto del tragitto, non poteva che trattarsi di una città. Niente montagne stavolta, né tantomeno gole o colline: si va al mare!
Non era la mia prima volta sulla costa slovena, ma se dicessi di avere ricordi precisi di Portorose che vadano oltre il casinò, sarebbe una bugia clamorosa. So solo che ero nel pieno dell’adolescenza, ed era una delle prime volte che mettevo piede all’estero; questo bastava perché ripensassi spesso alla città istriana con un affetto più sentito del dovuto. Sarei stata curiosa di tornarci da “adulta”, vederla con altri occhi, ma le poche ore a disposizione ci hanno spinto verso la vicinissima Pirano.
Pirano, un lembo di terra circondato da un mare blu che più blu non si può, popolato da edifici color bianco e pastello ed i loro tetti rossi, in realtà non ci ha convinto a pieno. E la colpa credo sia principalmente mia, la grande organizzatrice (di sta cippa). Avrei dovuto informarmi della distanza dal terribile multipiano di cemento sul mare al centro, assolutamente inaccessibile in auto se non da pochi fortunati; avrei dovuto aguzzare la vista e notare la navetta gratuita che fa da spola tra i due punti. Avrei proprio dovuto. Ma non l’ho fatto. Risultato? Un sacco di strada sotto il sole cocente, cercando di non inciampare nei bagnanti che, in quasi totale assenza di spiaggia, avevano sistemato gli asciugamani sul marciapiede, sull’asfalto, i più fortunati sotto i pini delle aiuole. Ok che il mare è uno spettacolo, ma personalmente non la classificherei come vacanza da sogno, ecco.
Nonostante gli intoppi ed il caldo torrido, posso affermare con certezza che un giro la piccola città slovena lo merita, e sicuramente molto più approfondito del nostro. Mi dispiace particolarmente essermi persa i punti panoramici, come il bastione ed il campanile della cattedrale, dai quali la vista sarà senz’altro indimenticabile. Aspetto conferme da chi c’è stato, nel frattempo ecco quello che, a mio modesto parere, non dovreste assolutamente perdervi!
Cosa vedere a Pirano: Piazza Tartini (Tartinijev Trg)
La visita a Pirano non può che cominciare da Piazza Tartini, così chiamata in onore del violinista e compositore Giuseppe Tartini, suo illustre cittadino. L’antica dominazione veneziana è particolarmente visibile nell’architettura dei palazzi che le fanno da cornice, tra i quali ci sono anche il nuovo municipio, il palazzo di giustizia e la chiesa di San Pietro. A fare da “intermezzo”, una miriade di barettini e ristoranti.
Cosa vedere a Pirano: il porto ed il lungomare
Probabilmente il termine porticciolo renderebbe meglio l’idea. Ad eccezione dei traghetti provenienti da Venezia, qui vengono attraccate principalmente moderne barche private, insieme a piccole barchette di pescatori. Ha comunque un certo fascino, dato anche dall’affacciarsi di Piazza Tartini sul suo lato settentrionale. Nonostante la temperatura decisamente rovente, la passeggiata lungomare si è rivelata molto piacevole, in particolare grazie ai colori dell’acqua che sono davvero spettacolari. Sembra quasi di entrare in una piscina!
Cosa vedere a Pirano: Piazza 1° Maggio (1.Maj trg)
Conosciuta anche con il nome di Piazza Vecchia, un tempo era il centro culturale e politico della città. Qui infatti si trovava il vecchio municipio (adesso occupato da un ristorante), la chiesa di San Donato (sconsacrata) e soprattutto una cisterna sopraelevata nella quale veniva raccolta l’acqua piovana, costruita in seguito alla gravissima siccità del 1775.
Oggi è teatro principale delle manifestazioni e degli eventi cittadini.
Cosa vedere a Pirano: il quartiere Punta
Come rivela il nome, si tratta del quartiere che occupa la parte finale della striscia di terra che si protende verso il mare. Che è senza dubbio quella più affollata, sia da bar e locali che da turisti. Ha comunque un grande fascino, donatogli in particolar modo dalla piccola ma deliziosa chiesa di San Clemente (Cerkev Marije Zdravja) e dalla sua torre merlata.
Cosa vedere a Pirano: la cattedrale di San Giorgio (Župnijska cerkev sv. Jurija)
Sulla collina che torreggia sulla città è adagiato uno dei suoi simboli, la cattedrale di San Giorgio. La sua importanza fu chiara fin da subito: nel 1344 furono infatti ben 9 i vescovi che la consacrarono in onore di San Giorgio, patrono di Pirano. La vista che si gode dalla sua terrazza, da un lato il mare e le montagne e dall’altro il porto, è davvero impagabile. Così come dev’essere dalla cima del campanile, copia in miniatura di quello di San Marco, costruito chiaramente durante la dominazione veneziana (1608).
Cosa vedere a Pirano: le mura ed i vicoli
Non appena raggiunto il cuore della città, ci siamo istantaneamente infilati nel piccolo labirinto di coloratissimi vicoli, che tuttavia abbiamo percorso molto brevemente in quanto impietosamente protesi in salita verso i bastione, dal quale si più apprezzare Pirano in tutta la sua interezza. Purtroppo non ce la siamo sentita di imbarcarci in questa piccola avventura, nonostante ciò siamo stati in grado di goderci sia le stradine che una porzione delle mura cittadine, lungo Ulica IX. korpusa e lungo il sentiero Fiesa.
Pirano si o Pirano no?
Devo essere sincera: la cittadina è molto pittoresca, ma la calca di turisti disseminati su ogni lembo di terreno calpestabile, il caldo torrido e la costante sensazione che si trattasse di un luogo di villeggiatura a tutti i costi (anche snaturandolo, vista l’assenza di spiagge “classiche”), ci hanno fatto storcere un po’ il naso. Il senso di autenticità l’ho provato soltanto per i vicoletti semi-deserti, nei pressi della cattedrale e parzialmente in piazza.
La Slovenia che amo è un’altra, ma non mi pento comunque di questa toccata e fuga sulla costa; dopotutto un paese, per essere capito ed apprezzato, va conosciuto nella sua interezza, no?
Il mio consiglio è di visitare Pirano fuori dalla stagione estiva, quando ha la possibilità di far emergere la sua vera essenza. Il mio è quindi un sì.
Mi fa piacere leggere questo articolo in cui parli anche delle cose negative perché io Pirano l’avevo messa nei viaggi da fare in estate perché ero erroneamente convinta che fosse una meta perfetta per una vacanza a metà tra spiaggia ed esplorazioni dei dintorni. Invece direi che è meglio sceglierla in un altro periodo dell’anno!
Buona giornata e buone feste 😍
Come base per una vacanza del genere io ti consiglierei di soggiornare un po’ più verso l’interno, la costa d’estate diventa abbastanza invivibile! Secondo me sarebbe la soluzione perfetta anche a luglio/agosto.
Buone feste Silvia, e grazie del tuo commento!!
Splendido! sembra un paesino italiano, magari in campania o in liguria!
Sicuramente una perla poco conosciuta ma da tenere in considerazione! *_*
È molto caratteristico, è stato sotto dominio veneziano a lungo, forse è per questo che sembra un paesino italiano! La Slovenia raramente delude <3
Tanti auguri ragazzi, grazie di essere passati!
Caspita che acqua! Ammetto la mia ignoranza, non ne avevo mai sentito parlare ma vedo dalle foto che merita un salto…però come dici tu in tranquillità e fuori stagione…guarda che razza di mercatino ti hanno messo su quei turisti sugli scogli! 😀 Però poi come la mettiamo con la voglia di tuffarsi?
Celeste tanti auguri di cuore anche da parte mia! Ti auguro un grandioso 2018 tutto in biglietti aerei -va bene come augurio o è troppo persino per noi?- 😛
L’acqua è meravigliosa, niente da dire! Io il costume non l’avevo portato, ma ammetto che in certi punti mi veniva proprio voglia di tuffarmi… poi vedevo in che condizioni stavano gli altri turisti, e mi passava quasi all’istante!
Tantissimi auguri per un 2018 coi botti cara la mia Orsa, e ricambio per i biglietti aerei… sognare mica è vietato no??? Un bacione!
Confermo Celeste! Io Pirano l’ho vista in pieno inverno, sempre col sole e, ti garantisco, è tutta un’altra cosa. Completamente!
Prima di tutto, niente turisti spiaggiati in ogni dove. Niente caldo torrido, ma solo un tepore di sottofondo. Colori brillanti, persone si, ma non inferocite. Non è un caso che di Pirano, io abbia un ricordo bellissimo. Nonostante il poco tempo a disposizione per visitarla.
Per la prossima volta, ti consiglio (io le ho sempre viste in inverno, col sole, per cui non so l’effetto in alta stagione), anche il borgo di Izola, vicinissimo a Pirano. Da qui puoi anche ammirare le scogliere slovene. Le saline di Sicciole , un Parco Naturale meraviglioso, soprattutto se riesci ad estendere la visita anche al tramonto, quando i riflessi sono un dipinto!
Un abbraccio,
Claudia B.
Ti credo sulla parola che Pirano d’inverno sia un piccolo paradiso. Specialmente col sole, posso solo immaginare quanto la situazione sia assolutamente opposta a quella di panico che abbiamo trovato noi. Mi hai fatto venire voglia di andarci tipo domani con il tuo racconto!
Delle saline sai che non ne sapevo niente? Paradossalmente le ho scoperte al TTG, quando la tizia dello stand mi ha dato un sacchettino di sale di Pirano (giusto perchè la borsa pesava già poco con le brochures). Eravamo tentati di fermarci ad Izola o Koper, ma ammetto che il caldo ci aveva sciolto il cervello, e a quel punto volevamo solo tornare a casa. Ma è una bella dritta per il futuro!
Un baciottone Claudia, grazie di essere passata!