Quando penso ai momenti più belli e spensierati passati in Cechia, senza farmi “condizionare” dalla presenza degli amici (e dal binomio Praga/Most) si intende, il cuore fa subito una capriola verso la Boemia meridionale. Luoghi dal fascino e dalla storia incredibili, capaci di conquistarmi pure senza un auto a presso che ci permettesse di scoprirne gli angoli più nascosti. Il primo incontro non risale infatti al viaggio on the road in Repubblica Ceca (ampiamente documentato) dell’estate 2019, ma all’agosto del 2011, a bordo di uno dei bus gialli della RegioJet (allora Student Agency). Poche tappe, ma fondamentali: il castello di Hluboká nad Vltavou, il capoluogo regionale České Budějovice ed ovviamente lui, il borgo medievale che sembra uscito da una fiaba, Český Krumlov.
Ripenso spesso alla magia di quella che in patria è a tutti gli effetti una città, nonostante le dimensioni contenute ed una popolazione di poco più di 13.000 abitanti. Ripenso all’eccitazione di trovarmi in un luogo del quale avevo letto spesso, e che sembrava sfuggire così tanto allo spazio e al tempo che non avevo ritenuto necessario buttare giù nemmeno uno straccio di programma. Ripenso alla nostra stanzetta a pochi passi dal fiume, alla scarpinata per raggiungerla dalla stazione, alla partita dei preliminari di Champions League Arsenal-Udinese guardata in stato semi-comatoso sul piccolo televisore in dotazione. Ripenso ai vicoli che sembrano disegnati da un abile illustratore medievale, troppo suggestivi per poter esistere nel mondo reale… e ripenso a quell’ultimo pranzo prima di risalire sul bus, un guláš gustosissimo con l’immancabile birra fresca a fare da spalla, nel ristorante forse meno attraente di tutta Český Krumlov.
Sembra davvero passata una vita da quell’incontro. Anzi, forse è proprio così.
Negli ultimi anni il borgo (concedimi il termine, Montepulciano è poco più piccola) è balzato alla cronaca locale per essere preso d’assalto dai turisti di tutto il mondo quasi al pari di Praga, senza avere però la possibilità di poterli “smistare” in immense piazze, o lungo ariosi viali. Credo sia proprio per questo che non mi sono mai decisa a tornare: abbiamo avuto la fortuna di godercelo in relativa tranquillità, con pochi turisti (quasi esclusivamente cechi), senza code o “lotte” per guadagnarsi la posizione per lo scatto migliore. Odierei rovinarmi dei ricordi tanto preziosi.
Non aspettarti quindi il classico post “cosa vedere a Český Krumlov”, voglio provare a raccontarti come mi abbia conquistata senza il minimo sforzo. E perché un itinerario in auto in Boemia meridionale non può non prescindere da lei.
5 ragioni per cui dovresti assolutamente visitare Český Krumlov
1) La posizione geografica
Non serve essere stati a Český Krumlov per accorgersi di quanto sia unica, almeno non in un primo momento. Lo si può fare da casa propria, prendendo in mano una semplice mappa: la Moldava (Vltava in ceco) si snoda in una meravigliosa serpentina a sud di České Budějovice, dividendo in due la parte più antica della città e dando il via al primo dei tantissimi (ed inevitabili) paragoni con Praga. Al contrario della capitale, qui il fiume si contorce che è un piacere, e “stritola” nella sua morsa le due colline sulle quali sorgono il castello e la chiesa gotica di San Vito. La terza ansa, più a sud e pianeggiante, non è però da meno: oltre ad ospitare sinagoga, parco cittadino, atelier di Egon Schiele e fotoatelier Seidel, offre degli scorci davvero unici, con le casette che sembrano come galleggiare sull’acqua.
2) Il secondo castello più grande della Repubblica Ceca
Può sembrare incredibile, ma l’area occupata dallo státní hrad a zámek Český Krumlov è la seconda più grande della Repubblica Ceca dietro al Pražský hrad. Assurdo visto che, ripeto, la cittadina è poco più grande di un borgo. D’altra parte, già il nome ufficiale dà un’idea della grandiosità del complesso: hrad A zámek, due termini che in italiano si traducono solitamente come “castello”, quando in realtà zámek è piuttosto un palazzo nobiliare. Nel 99% dei casi c’è o l’uno o l’altro, Český Krumlov li ha entrambi.
Il nucleo originario risale alla prima metà del XIII secolo ad opera della famiglia dei Vítkovci, la cui dinastia si estingue già nel 1302. Re Venceslao II lo affida quindi ai Rožmberk, i principali responsabili del fiabesco aspetto odierno. Al castello vengono aggiunti nel corso degli anni, di famiglia in famiglia, ulteriori elementi. La svolta barocca e la creazione dell’enorme giardino è opera degli Eggenberg, mentre le parti in stile rinascimentale viennese le si devono agli Schwarzenberg, ultimi proprietari privati prima della statalizzazione del 1950. Non so chi abbia avuto l’idea di mettere un orso nel fossato che manco fosse uno zoo, unica (e piuttosto grossa) nota stonata…
Camminando tra le possenti mura, il cui lato sud si affaccia a picco sulla Moldava, è possibile apprezzare la strabiliante evoluzione dal medioevo fino al rinascimento. Quasi sei secoli di storia che si offrono al visitatore senza dover necessariamente visitare gli interni. Che però, che te lo dico a fare, valgono assolutamente il prezzo del biglietto. Come molti dei castelli cechi, anche per quello di Český Krumlov propone vari tipi di ingresso a seconda dei propri interessi. Se vuoi un consiglio, dalla scelta non escludere (come ho fatto io, sigh) il teatro barocco, uno dei pochissimi esempi rimasti al mondo e che conserva ancora scenografie ed oggetti di scena originali.
3) Il centro storico fa parte del patrimonio UNESCO
Dal 1992, il centro storico di Český Krumlov fa parte degli oggi 14 siti patrimonio UNESCO della Repubblica Ceca.
Non dovrebbe sorprendere dopo tutto quello che ti ho raccontato fin qui, ti pare? Ecco cosa si legge sulla pagina a lei dedicata:
È un eccezionale esempio di piccola città medievale dell’Europa centrale il cui patrimonio architettonico è rimasto intatto grazie alla sua pacifica evoluzione nel corso di oltre cinque secoli.
Non è soltanto il castello a venire premiato quindi. Nel testo completo vengono menzionati la pianta medievale del borgo, gli edifici storici ed i loro dettagli (come la forma del tetto, gli affreschi sulle facciate, addirittura gli interni), la chiara relazione tra centro del potere ed area popolare. Soprattutto, tra le righe si legge un senso di stupore nel constatare come Český Krumlov sia rimasta praticamente intatta nonostante la “devastante industrializzazione” che ha colpito l’area nel XIX secolo, così come alla totale negligenza dell’era comunista.
4) Un susseguirsi di punti panoramici
Proprio come per il castello di Praga, anche le aree comuni di quello di Český Krumlov sono liberamente accessibili. Sto pensando al cortile interno, al parco, al magnifico ponte che unisce le due aree, il Plášťový most.
La posizione rialzata, insieme alle dimensioni, regalano degli scorci da togliere il fiato su tutto il borgo. O meglio, uno il fiato non fa nemmeno in tempo a riprenderlo, perché la successiva vista da cartolina è letteralmente dietro l’angolo. Per non parlare del panorama che si gode dalla cima dell’iconica torre, la Zámecká věž, che permette di buttare un’occhio un po’ più in là, fino a scorgere dei pezzettini di Selva Boema.
Dalla chiesa di San Vito, nel cuore della Città Interna (Vnitřní Město) si può al contrario ammirare il castello in tutto il suo splendore, così come da tutto il lungofiume della parte “meno nobile” della città. Se ti stai chiedendo se c’è un punto che abbracci entrambe le zone, risposta affermativa: è il bastione che si affaccia sulla Moldava appena prima di accedere ai giardini. La vista da lì abbraccia l’intera cittadina ed è semplicemente impagabile.
5) Si trova in una regione meravigliosa
Český Krumlov è la destinazione ideale per un’escursione giornaliera da Praga.
Tuttavia, sarebbe davvero un peccato dedicare un solo giorno alla Boemia meridionale, perché negli immediati dintorni del borgo ci sono molti luoghi davvero degni di nota. Penso a České Budějovice, la cui piazza centrale è tra le più iconiche dell’intera Repubblica Ceca (senza dimenticare che è la casa della Budvar, quella originale). Penso al villaggio etnografico di Holašovice, le cui fattorie in stile barocco rurale gli hanno fatto guadagnare di diritto un posto tra i siti UNESCO del Paese. Penso a Lipno nad Vltavou, all’immensa diga trasformata in uno spazio ideale per le vacanze in famiglia, e al vicinissimo castello dei Rožmberk. Penso ad un a bella passeggiata per le colline della Čertová stěna.
Salendo via via verso la capitale, la scelta diventa davvero imbarazzante. Per citarne solo alcuni: il castello rinascimentale di Jindřichův Hradec, Třeboň ed i suoi mille laghi, il parco ed il castello di Červená Lhota, la città hussita di Tábor, l’antica città reale di Písek, l’accoppiata Orlík/Zvíkov, i castelli sulla diga di Orlík. Dai un’occasione alla Boemia del sud, e ti giuro che te ne innamorerai follemente com’è successo a me.
Quando visitare Český Krumlov
Facciamo finta, almeno sulla carta, di vivere in un mondo che negli ultimi mesi non sia stato sconvolto da una pandemia.
In quel mondo che conoscevamo prima del marzo 2020, pensare di andare a Český Krumlov in un fine settimana estivo sarebbe corrisposto ad una sorta di suicidio. Il flusso turistico è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, fino ad arrivare a quasi mezzo milione di visitatori nel 2018. 500.00 turisti, in un borgo con 13.000 residenti. Tradotto: zero possibilità di godersi quei vicoletti tanto suggestivi, prezzi lievitati, difficoltà a trovare un buco per dormire o mangiare. Se hai solo l’estate a disposizione, cerca almeno di scegliere un giorno in mezzo alla settimana. Altrimenti, un bel fuori stagione risolve tutti i problemi.
Primavera ed autunno sono perfetti anche dal punto di vista climatico, ma non scarterei nemmeno il periodo invernale. Fa freddo, certo, ma avere la fortuna di vederla innevata dev’essere un’esperienza indimenticabile. Ah, inutile che lo dica: inverno inteso al di fuori delle feste natalizie, che altrimenti siamo punto e a capo.
Come arrivare a Český Krumlov
Raggiungere Český Krumlov da Praga con i mezzi
Non ci sono treni diretti che collegano la città alla capitale. Per arrivare a Český Krumlov da Praga in treno (e viceversa) bisogna necessariamente fare un cambio a České Budějovice. Il tempo di percorrenza totale si aggira intorno alle 3 ore, dipende tutto dalla coincidenza, che per la verità non si fa mai aspettare troppo.
La scelta migliore è l’autobus, che impiega lo stesso tempo ma senza cambi. Inoltre sono molteplici le compagnie che lavorano sulla tratta (Regio Jet, Leo Express, Flixbus), è possibile partire e rientrare praticamente quando si vuole. C’è anche da considerare che i mezzi sono davvero ben accessoriati e dotati di connessione Wi-fi. Nel costo del biglietto, che va dai 5 ai 10€ a seconda della disponibilità, è di solito compresa dell’acqua e giornali sia cechi che internazionali.
Raggiungere Český Krumlov in auto
Sono circa 170 i chilometri che la dividono da Praga. Il tempo di percorrenza in auto è di circa 2 ore e mezza, visto che purtroppo c’è l’autostrada solo in alcuni tratti. A proposito, sul blog ho scritto anche tutto quello che c’è da sapere sulle autostrade ceche. Arrivando dall’Italia, l’opzione migliore è passare per Linz, lontana appena 85km.
C’è da tenere presente che le aree di parcheggio in città sono poche e piuttosto piccole, il costo all’ora si aggira un po’ ovunque sui 2€. Trovare posto senza doversi fare chilometri a piedi per raggiungere il centro è un miraggio in certi periodi dell’anno. Se arrivi da Praga e devi tornare verso quella direzione, i mezzi rimangono la scelta migliore.