Da Westendorf a Ratisbona, il nostro viaggio on the road 2015

Da qualche anno a questa parte, le nostre ferie estive le passiamo in terra ceca, divisi tra parenti ed amici vari. Il tempo a disposizione varia dai 15 ai 18 giorni, che sembrano abbastanza ma non lo sono mai.
Solitamente prendevamo l’aereo, ma considerando le 3 ore di treno per raggiungere Fiumicino + le 2 ore di attesa in aeroporto + le quasi 2 ore di volo + 1 ora abbondante di macchina o 2 di treno per raggiungere la destinazione finale, ovvero la città di Teplice nella Boemia nord-occidentale, e il tutto da fare con valigie strabordanti e millemila gradi, lo scorso anno abbiamo optato per la macchina. Senza dubbio una delle decisioni migliori mai prese, non solo per comodità ma perchè permette di fermarsi in luoghi altrimenti irraggiungibili.

Questo post, insieme a quelli successivi, sarà quindi dedicato al nostro girovagare durante le vacanze del 2015, per stavolta senza specificare le varie spese tranne quelle più ovvie. Il tutto in trepidante attesa delle prossime ferie, che grazie al cielo sono ormai vicinissime.

4 Agosto 2015

Benchè per tutti i nostri amici farsi 11 ore filate in macchina sembri essere la cosa più naturale del mondo, non fa decisamente per noi. Al solito pianifichiamo tutto nei dettagli almeno un paio di settimane prima della partenza, decidendo di fare una sosta a metà percorso, per la precisione nel paesino tirolese di Westendorf, a circa 80km a nord di Innsbruck. Lì ci attende un’accoglientissima stanza alla Pension Sonnwend: gestione familiare, camera molto carina con un bel bagno, terrazzo sulle montagne, parcheggio di fronte all’ingresso, colazione casalinga inclusa; il tutto a 55€ per una matrimoniale.

Arriviamo nel tardo pomeriggio, incerti se passare lì la serata o spostarci nella vicina Kitzbühel. Dopo un giretto veloce, decidiamo però che anche Westendorf merita, senza contare che  di rimprendere la macchina non abbiamo proprio voglia. Bighelloniamo tra i pochi negozi e al supermercato locale (i supermercati, nostra croce e delizia) prima di cercare un posto dove mangiare. Di gente in giro ce n’è abbastanza e i ristoranti sono praticamente tutti pieni, quindi invece di goderci il fresco siamo costretti a cenare all’interno di un locale carino e caratteristico; il servizio però va a rilento e ci vuole un’eternità per pagare, anche se sul mio Schnitzel non ho niente da ridire! Passiamo il resto della serata giocando a minigolf e, giusto prima di rientrare, decidiamo di chiudere in bellezza concedendoci una “fettina” di Sacher.

5 Agosto 2015

La mattina dopo ci svegliamo riposati e in pace con il mondo, dopo aver finalmente passato una notte con la necessità di chiudere la finestra per gli spifferi invece di spalancarla sperando in un filo di vento. Fatta colazione e fatto il pieno alla macchina (per la cronaca, gasolio a 0,99€/lt), ci avviamo alla volta di Plzeň, dove ci aspetta una coppia di amici per andare allo stadio a vedere la partita valida per i preliminari di Champions League Viktoria Plzeň – Maccabi Tel Aviv.

Decidiamo però di spezzare i 400km che dividono le due città con una sosta a Ratisbona, della quale abbiamo letto un gran bene. Tra i lavori continui sull’autostrada austriaca e un’immenso ingorgo intorno a Monaco di Baviera, impieghiamo molto più del previsto a percorrere i 250km e riusciamo a parcheggiare in un multipiano a ridosso del centro per l’ora di pranzo. Tranne che qualche locale dotato di ombrelloni o aria condizionata, la città è semideserta e il clima rovente; vorrei unirmi agli altri in cerca di refrigerio, ma siamo in Germania e Pavel vuole tassativamente mangiare un kebab… usciamo provati, ma sazi anche se non molto soddisfatti, ne abbiamo assaggiati di meglio.

Nonostante il caldo davvero torrido, passiamo pian piano in rassegna le stradine del centro città, che è piccolo ma tenuto benissimo, e molto suggestivo: spicca in particolare lo splendido ed imponente duomo in stile gotico di San Pietro. Con il naso all’insù per ammirare torri ed edifici, arriviamo velocemente alle rive del Danubio, dove tra le varie chiatte vediamo anche gente fare il bagno. Vorremmo attraversare il ponte Steinerne, ma grazie alla nostra solita fortuna è chiuso per ristrutturazione… proseguiamo quindi per il ponte Eiserne per qualche ultimo scatto, ed è già ora di ripartire.

Abbiamo pianificato un ultimo stop prima di proseguire per la Repubblica Ceca, ovvero il tempio di Walhalla, distante una manciata di chilometri. Mi è capitato per caso sott’occhio mentre curiosavo in cerca di informazioni su Ratisbona e mi ha colpito il fatto di trovare un tempio neoclassico dal nome vichingo in quest’area. Da appassionati della serie “Vikings”, si è quindi trasformato in una tappa obbligata! Tuttavia, anche se di vichinghi o affini non ve ne può importare di meno, una visita la merita senz’altro. L’edificio e la sua imponente scalinata si estendono sul fianco di una collina affacciata sul Danubio ed è stato voluto da Ludovico I di Baviera per commemorare i personaggi più importanti della storia della Germania attraverso tavole e busti (piccola nota: nella tradizione nordica il Valhalla era il luogo dove si riunivano le anime degli eroi morti in battaglia). Abbiamo dato una rapida occhiata all’interno dall’esterno, decidendo alla fine di non entrare e di goderci il tempio semplicemente percorrendone il perimetro e le roventi scalinate. Ci avrei tranquillamente trascorso tutto il pomeriggio, se non fosse stato per il caldo davvero insopportabile. E perchè la partita non aspetta di certo noi!
A differenza del tratto di autostrada precedente, quello tra Ratisbona e Plzeň è praticamente deserto ed è addirittura rilassante percorrerlo. I nostri amici abitano in uno dei principali viali della città a ridosso del centro, quindi li troviamo abbastanza facilmente. Il tempo di mettere qualcosa sotto i denti e via, alla volta della Doosan Aréna, recentemente ristrutturata e dove metteremo piede per la prima volta. Piccola curiosità: lo stadio sorge tra i fiumi Radbuza e Mže, che si uniscono insieme ad altri due corsi d’acqua nel fiume Berounka, uno dei principali affluenti della Vltava; superando il ponticino sul Radbuza, si arriva direttamente a quello che è probabilmente il birrificio più importante e famoso della nazione, il Pilsner Urquell. A questo e alla città in generale dedicherò però un altro post in futuro! La partita è tremenda e finisce 2-0 per gli ospiti…

Ce ne torniamo delusi a casa, e dopo una breve consultazione decidiamo di “chiudere in bellezza” e dirigerci a Praga per passare la notte nell’appartamento dove abita una delle loro figlie, perchè la mattina c’è un altro viaggetto da fare insieme, di nuovo alla volta dell’Austria, stavolta destinazione Vienna!
I due giorni successivi, trascorsi tra la città di Sissi e Bratislava, vi aspettano nel prossimo diario!

QUI l’album con le migliori foto!

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