Nonostante Praga sia uno dei temi più ricorrenti sul blog, ed abbia affrontato alcuni degli argomenti più “caldi” come informazioni pratiche per girarla al meglio o cosa mangiare di tipico, manca il più ovvio: cosa vedere a Praga. Ecco, non è così scontato, perché se è vero la capitale ceca non è grandissima, è altrettanto vero che c’è qualcosa di speciale ad ogni angolo. Limitare tutto ad un unico post è un compito che non sono riuscita ancora a portare a termine, per sentirmi a posto con la mia coscienza ho preferito affiancare al cosa VA visto il cosa ANDREBBE visto se il tempo a disposizione lo permette.
La maggior parte di quelli che sono considerati “must-see” sono distribuiti in due aree: Città Vecchia (Staré Město) e Piccolo Quartiere (Malà Strana), divisi dal fiume Moldava (Vltava) e guardati a vista dal castello, che può essere considerato parte del Piccolo Quartiere ma in realtà ne ha uno a sè, Hradčany. Proprio per la quantità di informazioni, in questo specifico post mi dedicherò esclusivamente alla Città Vecchia, Ponte Carlo incluso. È comunque possibile trovare qualsiasi tipo di informazione, anche in italiano, sul portale Prague.eu
Praga e la Città Vecchia
La Città Vecchia corrisponde all’insediamento medievale di Praga, al tempo separato dalla Città Nuova (Nové Město) da un fossato e da delle mura che si estendevano lungo le attuali vie Revoluční, Na Příkopě e Národní. Non a caso il nome della fermata della metro Můstek, all’intersezione tra Na Příkopě e Národní, significa “piccolo ponte”. Chiariti i suoi confini storici, cos’ha di tanto speciale da offrire?
Orologio astronomico (Staroměstský Orloj) e Vecchio Municipio (Staroměstská radnice)
L’orologio astronimico è la prima cosa a cui si pensa quando si nomina Praga, insieme al Ponte Carlo. Fu costruito nel XV secolo ed è praticamente unico nel suo genere (ma non il solo in Repubblica Ceca, anche Olomouc può vantarne uno suo). Allo scoccare di ogni ora, è possibile ammirare delle statuine in movimento che rappresentano i 12 apostoli che si “affacciano” alle finestrelle sopra il quadrante, mentre le 4 figure ai lati, raffiguranti i vizi capitali, scuotono la testa. L’orologio fa parte della torre del municipio della Città Vecchia (Staroměstská radnice), al centro dell’omonima piazza (Staroměstské náměstí).
La vista dalla cima della torre, raggiungibile anche in ascensore con un supplemento, è davvero unica e varrebbe da sola il costo del biglietto, che invece include anche l’ingresso ai sotterranei, alla cappella gotica e alle sale storiche. Sul sito ufficiale del turismo Prague.eu sono consultabili orari, tariffe ed altre informazioni. Prima di lasciare l’edificio, dedica qualche minuto ai mosaici della volta del vestibolo di accesso, che rappresentano e l’omaggio del popolo slavo alla città e la profezia di Libuše, leggendaria fondatrice di Praga.
Chiesa di Týn (Týnský Chrám)
È la chiesa più grande della città dopo la cattedrale di San Vito. Incastonata tra gli edifici circostanti, paradossalmente l’unico modo per apprezzarla al meglio è allontanarsene il più possibile. Oltre che per la sua architettura gotica e barocca, è stata importante per la diffusione della dottrina hussita.
Oggi è una parrocchia cattolica, aspetto forse più interessante per i visitatori che per i cechi, in larga maggioranza atei.
Monumento a Jan Hus
È stato eretto nel 1915, a celebrazione dei 500 anni dal martirio. Quella di Hus è senza dubbio una delle figure più importanti della storia ceca: anticipando di un secolo il protestantesimo, si battè contro la decadenza morale della chiesa e per primo utilizzò il vernacolo locale invece del latino in ambito ecclesiastico. Fu bruciato al rogo come eretico nel 1415 a Costanza, fatto che scatenò le guerre hussite. Hus è diventato il simbolo di un popolo troppe volte oppresso nel corso dei secoli: ad esempio, durante il periodo comunista sedersi ai piedi del monumento significava esprimere pacificamente la propria opposizione al regime.
Torre delle Polveri (Prašná brána) e Casa Municipale (Obecní dům)
Nell’XI secolo la Torre delle Polveri era una delle 13 porte della città, accesso dalla Città Nuova a quella Vecchia. Dal XVII secolo venne usata come magazzino per la polvere da sparo, da qui il suo nome. È possibile salire in cima al costo di 150Kč oppure attraverso un biglietto cumulabile con l’ingresso al castello.
Al suo fianco, si trova uno degli esempi più significativi di art nouveau, la Casa Municipale. Il suo interno ospita ristoranti e caffè dallo stile unico, anche se è principalmente per i concerti di musica classica che ci si reca.
Via Celetná
È la via che collega la Torre delle Polveri con piazza della Città Vecchia. È una delle più antiche della città e prende il nome dal tipo di pane che veniva prodotto nel medioevo. Qui, tra le altre cose, ha sede una parte dell’università Karolina e soprattutto la Casa alla Madonna Nera (Dům U Černé Matky Boží), il primo esemplare di architettura cubista a Praga. Progettata da Josef Gočár ad inizio ‘900, ospita il museo del cubismo ed un caffè. Deve il suo nome alla statuina di una Madonna nera che adornava la facciata di uno degli edifici adiacenti, e che adesso si trova su uno dei suoi angoli esterni.
Quartiere ebraico (Židovská čtvrť)
Dirigendosi da piazza della Città Vecchia a nord lungo la via Pařížská, dove si trovano i negozi di alta moda, si arriva velocemente a Josefov, il quartiere ebraico. Deve il nome all’imperatore Giuseppe II, che nel 1781 abolì le leggi contro gli ebrei. È possibile visitare, scegliendo tra varie tipologie di biglietto, il tristemente noto cimitero con il museo adiacente, e fino a 5 diverse sinagoghe. I biglietti possono essere acquistati anche online per evitare eventuali code. Piccola nota a margine: alla morte del famoso scrittore Frank Kafka il cimitero era già stato chiuso, per questo la sua tomba si trova nel nuovo cimitero ebraico (nový židovský hřbitov na Olšanech), nel settore 21. Si può raggiungere con la metro verde linea A, fermata Želivského.
Questa lista tutto sommato breve riassume i monumenti ed i punti di interesse che proprio non vanno tralasciati.
Se avanza tempo o si vuole approfondire la conoscenza del quartiere, altre importanti “aggiunte” sono:
Chiesa di San Nicola (Chrám sv. Mikuláše)
Imponente chiesa in Piazza della Città Vecchia riconoscibilissima per lo stile barocco e la cupola verde, “sostituì” quella di Týn per il culto della religione hussita. Qui si svolgono numerosi concerti di musica classica durante tutto l’anno.
Klementinum
Enorme complesso architettonico costruito nel XVI come collegio gesuita da Ferdinando I, che voleva restaurare il cattolicesimo. Oggi è la sede della biblioteca nazionale, nonchè dell’ossevatorio metereologico. È possibile visitarla attraverso dei tour guidati che comprendono la bellissima biblioteca barocca e la torre astronomica. Al suo interno si tengono anche importanti concerti di musica classica.
Rudolfinum
Il Rudolfinum è il più importante auditorium di Praga, situato nel quartiere di Josefov proprio lungo la riva della Moldava. È sede dell’orchestra filarmonica ceca, di una galleria d’arte contemporanea ed è stato anche sede del parlamento cecoslovacco tra le due guerre.
Teatro degli Stati (Stavovské Divadlo)
È uno dei più antichi d’Europa, nonchè un notevole esempio di stile neoclassico. Ospitò nel 1834 la prima del “Don Giovanni” di Mozart.
Cappella di Betlemme (Betlémská kaple)
Fu costruita alla fine del XIV secolo ed utilizzata per le predicazioni di Jan Hus e dei suoi seguaci. Passò poi ai gesuiti, per essere distrutta nel 1786 e ricostruita dopo la seconda guerra mondiale.
Havelské Tržiště
Non può di certo mancare un mercatino, ti pare? Tra i miei preferiti c’è quello di Havelské Tržiště, lungo la Melantrichova, che collega piazza della Città Vecchia a piazza Venceslao. Te lo troverai davanti senza nemmeno accorgertene! È stato aperto nel 1232 ed è di diritto il più antico di Praga. I negozianti vendono frutta e verdura, fiori, oggetti in legno, marionette, souvenir di tutti i tipi e dei quadrettini fatti a mano che personalmente adoro e che non manco mai di acquistare.
Museo del Ponte Carlo (Muzeum Karlova mostu)
Sorge sulla riva del fiume, in Křižovnické náměstí. Racchiude la storia ed informazioni e curiosità riguardanti il secondo ponte in pietra più antico della Repubblica Ceca (il ponte più antico si trova a Písek). Da qui è possibile accedere anche a vari tour in battello. La piazza antistante è uno dei punti migliori per scattare bellissime foto al castello ed al ponte stesso. L’inferriata è ricoperta da centinaia di lucchetti appesi spesso da coppie di innamorati, che però vengono periodicamente rimossi.
Ponte Carlo
Il Ponte Carlo (Karlův most) collega i due quartieri centrali. Anch’esso, come l’università, deve il nome all’imperatore Carlo IV di Boemia, che pose la prima pietra nel 1357. Costruito da Petr Parléř, è il ponte più antico della città. Ha una lunghezza di 515m, un’ampiezza di circa 9,5m ed è adornato da 30 statue di santi, le cui copie originali sono sparse tra vari musei. Fino al 1965 il ponte era aperto al traffico, fu poi deciso di renderlo esclusivamente pedonale per preservarne la struttura. Oggi è il regno degli artisti di strada: musicisti, ritrattisti, pittori e chi più ne ha più ne metta.
Uno dei personaggi legati alla storia ponte è San Giovanni Nepomuceno. Leggenda narra che, prima di gettarlo nella Moldava, gli fu tagliata la lingua perchè di rifiutò di riferire al re Venceslao IV le confessioni della moglie. Nel momento il cui il corpo toccò l’acqua, apparvero 5 stelle, che sono poi diventate il segno distintivo del santo. Sul lato destro sul parapetto si più notare una croce dorata con le 5 stelle, nel punto dove fu spinto nel fiume. Pare che mettendo le dita della mano sinistra una su ogni stella e sfregandola con il palmo, il desiderio che si esprime si avvererà. Io continuo a provare, e nonostante continui col solito sono sempre qui che aspetto…
Alle estremità del ponte si ergono maestose due torri. Quella dal lato della Città Vecchia fu costruita da Parléř, ed è adornata con statue tra gli altri di Carlo IV, Venceslao IV e San Vito. L’altra risale alla fine del XVI secolo ed è in stile rinascimentale. È possibile salire in cima, ed è un’esperienza che raccomando di cuore. L’ho fatto nell’estate del 2016 e ne sono rimasta davvero entusiasta. Paradossalmente, non è un’attrazione che richiama un gran numero di turisti ed è perfetta se si vuole immergersi in una Praga alternativa.
Un ultimissimo prezioso consiglio prima di chiudere: ricordati di dedicare la stessa attenzione sia al “basso” e all’ “alto”: tetti, mura, targhe, incisioni. È uno spettacolo ovunque si posi lo sguardo.
Mi son persa biblioteca del Klementinum!! Che peccato. Deve essere bellissima 🙂
Devo ammettere che nemmeno io ci sono mai stata, negli ultimi anni quei pochissimi giorni in cui riesco ad andare a Praga sono sempre di fretta e non ci passo mai davanti negli orari giusti. Ma è decisamente sulla lista, se non ce la faccio per queste feste sicuramente andrò d’estate 😉