20 curiosità sulla Slovenia che (forse) non conosci

La Slovenia si sta sempre di più affermando come una delle destinazioni preferite da noi italiani. E come potrebbe essere altrimenti?
È vicina, relativamente economica, tranquilla, pulita, offre tutto ciò che si possa desiderare. Vuoi andare un giorno al mare e quello dopo in montagna? Oppure preferisci visitare una grotta sotterranea? Anche meglio, vuoi rilassarti alle terme? O, come me, sei più per le città ed i loro monumenti? Ecco, hanno TUTTO. E ad un tiro di schioppo. Forse è per questo che noi non riusciamo a starcene lontani per più di qualche mese.

E più la giriamo, più ci sentiamo a casa, più aumenta la voglia di saperne sempre di più. Per questo la sottoscritta, curiosa come le cecche, ha deciso di raccogliere in un post qualche chicca che (forse) non conosci, ma che ti aiuterà a capire meglio (e ad apprezzare di più) i nostri vicini.
Spoiler: la natura la fa da padrona.

Tra i siti UNESCO della Slovenia ci sono le Grotte di San Canziano
Immagine fornita da "Park škocjanske jame"

#1 La Slovenia possiede 4 siti patrimonio UNESCO: le Grotte di San Canziano, Idria ed il patrimonio legato all’estrazione del mercurio, i siti palafittici preistorici intorno alle Alpi (a Kolišca na Igu) e le foreste primordiali di faggi di Krokar e Snežnik-Ždrocle. Sono invece 5 i candidati per entrare a farne parte, tra cui la Lubiana di Jože Plečnik.

Curiosità sulla Slovenia: aiutati, che la natura t’aiuta

#2 A proposito di grotte, la Slovenia può contarne oltre 10.000, più di qualsiasi altro paese al mondo; sorprendente ma non troppo, se consideriamo che il 43% del suo territorio è di natura carsica. Le più famose e visitate sono ovviamente quelle di Postojna, seguite da San Canziano.

#3 Un altro primato che può vantare la Slovenia è quello di ospitare la vite più vecchia al mondo: la stara trta si trova a Maribor, ha più di 400 anni e continua incredibilmente a produrre dell’ottima uva. Inutile dire che i 25 litri di vino ricavati ogni anno non sono a disposizione di noi comuni mortali… le bottiglie sono preziosissime e vengono riservate a personalità illustri, come presidenti e papi. La stara trta ha anche dei “figli” sparsi per il paese, che sembrano aver attecchito bene quanto la madre. Noi abbiamo avuto modo di ammirare le piante ai castelli di Celje e Ptuj.

Qualora te lo stessi chiedendo, il vino ha un ruolo fondamentale nella vita degli sloveni, così tanto che secondo le stime c’è un vigneto/cantina ogni 70 abitanti. Come se il premio di sesti maggiori consumatori pro capite al mondo non bastasse, di recente apertura la prima fontana del vino di Slovenia, nell’entroterra di Capodistria.

maribor marburgo slovenia casa vecchia vite ristorante

#4 Andiamo avanti con i record: con i suoi 362 metri, la ciminiera industriale più alta d’Europa è quella della centrale termoelettrica di Trbovlje; a Planica c’è invece il trampolino per il salto con gli sci più alto al mondo; a Solkan sorge il ponte ferroviario ad arcata unica in pietra tagliata più lungo del globo grazie ad i suoi 219,7m; infine, vicino Lubiana è stata rinvenuta nel 2002 la ruota più vecchia mai trovata, un oggettino da appena 5.150 anni.

#5 Gli sloveni sono tra le 10 popolazioni più alte del mondo, con una media negli uomini di 1,803m; rientrano anche nella classifica delle 10 più vecchie (43,5 anni), nonostante siano al sesto posto tra i fumatori più accaniti. Secondo il Global Peace Index, sono la settima nazione più pacifica su ben 163.

#6 Di certo c’è che gli sloveni sono decisamente unici. Prendiamo ad esempio Martin Strel, l’uomo che ha percorso a nuoto l’intera lunghezza dei fiumi Mississippi (3734km), Fiume Azzurro (6300km), Rio delle Amazzoni (6993km) e Danubio (2860km). E che dire di Andrej e Marija Štremfelj, la prima coppia sposata al mondo a scalare l’Everest? O di Davo Karničar, il primo ad aver sciato giù per l’Everest e per tutte le montagne più alte di ogni continente?

#7 Il monte Triglav, con i suoi 2864, metri è il rilievo più alto di Slovenia. Si dice che uno sloveno non può considerarsi tale se almeno una volta nella vita non ne scala la cima.

#8 La bandiera slovena è composta da tre strisce orizzontali, dai colori bianco blu e rosso. È presente anche lo stemma, che raffigura proprio il monte Triglav (o monte Tricorno) attraversato da due linee ondulate blu (il mare Adriatico ed i fiumi). Le tre stelle oltre la cima identificano i Conti di Celje, importantissima casata nobiliare vissuta nel 1400.

curiosità sulla slovenia cosa rappresenta la bandiera

#9 Non sorprende che gli abitanti del piccolo paese alpino siano così legati alla natura: il 53,6% della superficie nazionale è protetta e ricoperta di boschi per oltre il 60%. Un record in cui sono secondi solo al Venezuela. È proprio grazie alle sue foreste che gli orsi bruni possono vivere in libertà e tranquillità, tanto che se ne stimano tra i 400 ed i 700. Inoltre, la Slovenia è una delle pochissime nazioni al mondo in cui il numero degli alberi è in continuo aumento: ne piantano ogni anno 1.200.000.

#10 A pari passo con la viticoltura c’è l’apicoltura; su una popolazione di 2 milioni, si contano circa 90.000 apicoltori. Anche le api sono speciali ed appartengono ad una specie, quella carniola, non aggressiva e particolarmente lavoratrice.

#11 Hai mai sentito parlare dei cavalli lipizzani? In una fattoria del piccolo villaggio di Lipica (vicinissimo a Trieste) dal 1580 si alleva questa razza unica di elegantissimi equini dal manto bianco.

#12 L’acqua della Slovenia appartiene a tutti i suoi cittadini. Potrà sembrare scontato, invece non lo è affatto. Nell’emendamento adottato dal parlamento nel 2016, si legge che la abbondantissima e purissima riserva d’acqua è “un bene pubblico gestito dallo stato” e non oggetto di mercato.

#13 A proposito d’acqua, stavolta salata: il Paese ha sì uno sbocco sul mare, ma di appena 46 chilometri e tutti sul Golfo di Trieste (recente e triste la disputa con la Croazia per lo spazio nautico sul mare aperto). Nonostante questo, le città sulla costa sono una più bella dell’altra. Se sei in zona, non perderti per nulla al mondo Pirano!

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Slovenia, culla di storie e leggende

#14 Quando si parla di Slovenia e d’acqua, la prima cosa che viene in mente è il fiabesco Lago di Bled. Le immagini dell’isoletta e della sua chiesa sono ovunque, ma non è altrettanto risaputo che per raggiungere l’ingresso dell’edificio bisogna salire ben 99 gradini; e che per tradizione, se una coppia vi celebra il matrimonio, lo sposo deve portare la futura moglie in braccio fino alla cima!

#15 Caro sposo, mi dispiace per te ma le tradizioni proprio non si toccano. Una delle più antiche e ancora oggi più celebrate è quella del carnevale e della sua maschera simbolo: il Kurent. Niente Arlecchino qui, questo è moooooolto più inquietante, visto che è il diretto discendente di un demone della mitologia slava che ha il compito di scacciare l’inverno e propiziare la primavera ed una buona annata.

Se mi trovassi davanti un bestione vestito in pelle di pecora, con la maschera baffuta, gli stivaloni, un campanaccio alla vita ed un bastone acuminato in mano anch’io me la darei a gambe! Il Kurent è così radicato nella tradizione slovena da essere entrato nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’UNESCO; per vederlo all’opera, non c’è posto migliore di Ptuj durante il kurentovanje.

#16 Una leggenda decisamente più triste riguarda coloro che sono, a tutti gli effetti, i Romeo e Giulietta sloveni. Frederick II era figlio di Hermann II, conte di Celje e rappresentante della famiglia nobiliare ad oggi più importante della storia nazionale (sono loro le stelle sullo stemma della bandiera). Dopo la morte della prima moglie, Frederick prese in sposa la bella Veronica Deseniška scatenando le ire del padre, che non la riteneva all’altezza. Hermann fece rinchiudere Frederick in prigione ed accusò la nuora di stregoneria; nonostante la scagionatura, il conte non si arrese e nello stesso anno la fece prima imprigionare e poi annegare presso il castello di Ojstrica.

#17 Sai perché il drago è il simbolo di Lubiana? Si narra che la bestia perseguitasse i cittadini della città finché Giasone (quello degli Argonauti e del Vello d’oro), che passava per caso di lì, lo sconfisse. Resta da capire perché sia stato glorificato l’animale e non l’eroe greco! Altra leggenda racconta che i draghi posti a guardia dell’omonimo ponte muovano la coda ogni qual volta una vergine lo attraversa…

ponte dei draghi lubiana simbolo capitale slovenia

Lo sloveno, una lingua unica (ed universale)

#18 La lingua slovena è una delle più arcaiche al mondo ed è l’unica degli stati membri dell’Unione Europea ad utilizzare il duale. Cosa sia il duale sinceramente ho difficoltà ad afferrarlo, la definizione dice che viene usato quando ci si riferisce precisamente a due persone, oggetti o concetti identificati dal nome o dal pronome. Bo.
Sarà (anche) per questo che lo sloveno è parlato da appena 2,3 milioni di persone, che pure riescono ad avere ben 32 dialetti!!! E noi che pensavamo di essere messi male! I dialetti sono raggruppati in sette gruppi regionali, ma a volte possono essere così diversi da rendere difficile la comunicazione; da qui il proverbio “Vsaka vas ima svoj glas“, “ogni villaggio ha la propria voce”.

#19 Gli sloveni non dicono le parolacce. O meglio, le parolacce non esistono proprio nel loro vocabolario. Quando uno sloveno vuole dire qualcosa di offensivo, l’effetto non è proprio il massimo… le espressioni più tipiche? “Tristo kosmatih medvedov” (trecento orsi pelosi), “Naj te koklja brcne!” (una gallina dovrebbe prenderti a calci) e “Krščen matiček!” (Matteo battezzato). Cosa fanno quando sono davvero DAVVERO esasperati? Usano le parolacce degli altri paesi dell’ex Jugoslavia.

poeta slovenia inno nazionale france preseren kranj lubiana

#20 Vorrei chiudere con una curiosità che forse, meglio di tutte, racchiude in sè lo spirito sloveno, e che riguarda l’inno nazionale. Zdravljica (Brindisi) è una poesia scritta da France Prešeren nel 1844 ed i cui versi 1 e 7 sono stati scelti ufficialmente nel 1990. Cos’ha di tanto speciale questo inno? Quasi incredibilmente non esalta il singolo paese, ma auspica la pace tra le singole nazioni e l’amicizia con il vicino. Ci siamo ancora lavorando France, ma la strada è lunga…

Živé naj vsi naródi,
ki hrepené dočakat dan,
da koder sonce hodi,
prepir iz svéta bo pregnan,
da rojak sarà libero,
prost bo vsak,
ne vrag, le sosed bo mejak!

Vivano tutti i popoli
che anelano al giorno
in cui la discordia verrà sradicata dal mondo
ed in cui ogni nostro connazionale
ed in cui il vicino
non un diavolo, ma sarà un amico!

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There are 8 comments
  1. Articolo interessantissimo Celeste! Io insisto a dire che il tuo, nei confronti della Slovenia, è proprio amore 😉

    • Non credo si possa definire altrimenti in effetti!
      Ho ancora moltissime cose da raccontare su di lei, e sono consapevole di non sapermi dare una regolata… spero di non farvela venire a noia. Un bacione bella!

  2. Mi piace molto il punto #5, l’attitudine degli sloveni al pacifismo; oltre a questo devono essere anche molto pazienti, se il giorno del matrimonio portano la loro sposa in braccio fino alle porte della chiesa sull’isola di Bled, salendo 99 gradini! 😊
    Sono sicuro che qualche espressione dell’ex Jugoslavia a me scapperebbe… ahaha
    Ciao Celeste, un abbraccio!

    • Ahahahah lo sai che hai ragione? Non c’avevo pensato… a pazienza non credo siano messi molto bene però, o forse beccammo il paese sbagliato. A Krajnska Gora trattavano un po’ tutti a pesci in faccia, capitammo in un forno che la signora non lasciava pensare nemmeno 10 secondi xD
      Ti assicuro che le espressioni della ex Jugoslavia scappano anche a loro, conosco la più “tipica” e l’ho sentita dire anche in terra slovena… un abbraccio a voi!!

  3. Hai detto lipizzani? Io li adoro! Sono elegantissimi e sono gli stessi che vengono utilizzati nelle scuole di alta equitazione a Vienna! Ah Giasone è passato di lì “per caso” ma guarda un po! 😀 E niente quindi praticamente ci siete stati tutti tranne me. Stavo quasi abboccando al richiamo quando leggo che trecento orsi pelosi suona come un’offesa? Ma perché? hahahahah Un pochino in contrasto col punto #9 non credi?
    Io comunque aprirei delle scuole serali di parolacce napoletane! Giusto per sfoltire le nostre graduatorie di seconda fascia 😛
    Post interessantissimo Celeste! Come dice Alessia il tuo è proprio Amore! 😉

    • Io non vado matta per i cavalli Orsa, ma ora che mi nomini Vienna ho avuto un flash!
      Secondo me quella degli orsi pelosi non è un’offesa, è che oggettivamente ne avranno talmente tanti che agli umani staranno sulle scatole? Dovete andare a farvi giustizia te e Orso, appena potete!!
      Comunque che te lo dico a fare, quando ho letto delle loro “parolacce” sono morta… dico che tra te e me potremmo proprio fargli scuola.
      Un bacione ancora più orsacchiottoso, e grazie di essere passata!

  4. La cosa delle parolacce mi stava facendo cappottare dal divano, mi fa troppo ridere! Sembrano le imprecazioni di certi assurdi personaggi medievali dei film. Oppure tipo “corpo di mille balene”! Muoio.
    Certo, pure la cosa del drago… forse pensavano che le statue di Giasone fossero brutte come monumenti, il drago in effetti fa più figo.
    Ah, ricordami di non studiare mai lo sloveno.

    • Ma va, per te che studi finlandese lo sloveno vedi che sarebbe una passeggiata. A me affascina un sacco, anche perché qualche parolina la capisco… però sta cosa del duale mi scoraggerebbe non poco…
      Delle parolacce ci sono morta pure io, non concepisco come non possano esistere in una lingua xD che poi ho trovato altre espressioni e sono pure peggio, magari un post ce lo faccio sul serio eh!!

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