Lubiana era sulla nostra lista da molto, forse troppo tempo. In realtà mi sono trovata a bloccare una stanza più volte, per poi puntualmente disdirla. Forse perchè meta relativamente facile da raggiungere, quindi non così “dolorosa” da rimandare?
Comunque sia, stavolta niente scuse: il tutto era già stato pensato mesi addietro insieme a P&K (chi altro!). Individuato il ponte ed analizzati i giorni a disposizione, a Lubiana avevamo deciso di abbinare anche la vicina Zagabria, per assecondare il progetto di Kristýna di riuscire a visitare tutte le capitali europee.
Ponte pasquale 2017, a noi!
Diario di viaggio: Lubiana
Partiamo da casa che è ancora buio, in perfetto orario sulla tabella di marcia.
Il navigatore indica poco meno di 6 ore per percorrere i 586km che ci dividono da Lubiana, quindi contiamo di essere sul posto per le 12.30 al massimo. P&K, che hanno davanti 200km più di noi, sono in viaggio dalla sera prima, optando per una sosta vicino Graz.
Il check-in è dalle 15, anche se ad onor del vero Tadeja, la nostra referente per l’appartamento, ci avrebbe fatto lasciare auto e bagagli anche prima. Noi vogliamo comunque mettere qualcosa sotto i denti e comprare un po’ di “scorte”, ragion per cui ci diamo appuntamento presso il centro commerciale BTC Ljubljana.
Ora, quando io ho proposto di incontrarci lì, mai avrei immaginato che più che un centro commerciale fosse una sorta di cittadella commerciale!! In costruzioni diverse ma vicinissime tra loro, si possono trovare ristoranti, supermercati (ne ho contati ben 4), centri ricreativi e negozi per tutti i gusti e tutte le necessità.
Quando finalmente riusciamo a beccarci con gli altri, andiamo dritti a pranzo. Al piano superiore troviamo vari ristoranti, tra cui un self-service Interspar dove per una cifra ridicola (€ 2,70 a testa) prendiamo un mega panino con filetto di pesce fritto più bibita.
Il supermercato è fornitissimo ed i prezzi in generale bassi. Al solito compriamo mille schifezze (ma rigorosamente locali!) e ci scappa pure una bottiglia di whisky che volevamo da tempo e che qui troviamo a 10€ meno che sul migliore e-shop. Faccio incetta di biscotti e birre da regalare ai parenti e siamo pronti per ripartire. La nostra mini avventura non poteva cominciare meglio di così!
L’appartamento è situato in un mega palazzo di recente costruzione non lontano. Tadeja, allertata via telefono, ci guida nel parcheggio sotterraneo, da dove poi prendiamo l’ascensore per raggiungere il 4° piano.
Quando apriamo la porta, capiamo di aver fatto bingo: la nostra sistemazione è F-A-V-O-L-O-S-A!!! Moderna e molto minimal, ha due camere, due bagni ed una vetrata che avvolge cucina e salotto, con un terrazzo immenso tutto intorno. Parliamo di 107mq, mica bruscolini!
Dopo esserci sistemati, ci affrettiamo ad uscire. Lubiana ci chiama!
Il centro dista circa 20 minuti a piedi. Dobbiamo semplicemente attraversare il sottopassaggio della stazione e percorrere la Resljeva cesta per trovarci di fronte uno dei simboli della città, il Ponte dei Draghi (Zmajski most). Le 4 “bestioline” alate che gli fanno da guardia hanno un aspetto particolarmente realistico, in più lo stile secessione viennese della costruzione gli conferisce un fascino d’altri tempi.
Proseguiamo per l’affollatissima Petkovškovo nabrežje, piena di locali letteralmente presi d’assalto. D’altronde la giornata è bellissima e non c’è niente di meglio che rilassarsi lungo il corso della Ljubljanica bevendo una birra o mangiando un gelato.
Raggiungiamo il Ponte dei Macellai (Mesarski most), che cattura la mia attenzione non a causa delle statue disseminate in varie punti, ma per i lucchetti appesi lungo i suoi lati. Ormai si è capito che ne ho un debole eh? Il ponte è fatto in vetro ed acciaio e conduce nel cuore del mercato cittadino.
Incapaci di resistere, ci uniamo alla lunga coda per prendere un gelato da Cacao, situato pochi metri prima di Piazza Prešeren (Prešernov trg). La piazza, dedicata al poeta romantico France Prešeren (raffigurato in una statua al lato) si trova alla confluenza di quattro importanti strade e del Triplo Ponte (Tromostovje), che di fatto collega la parte più moderna della città a quella medievale. Sulla piazza si affaccia anche la chiesa francescana dell’Annunciazione (cerkev Marijinega oznanjenja), in stile barocco e facilmente riconoscibile dal colore acceso, e Palazzo Hauptmann; questo edificio in stile secessione Viennese, con le sue piastrelle di ceramica colorate, è un vero e proprio gioiello. Ancora una volta, mai dimenticarsi di camminare con il naso all’insù!
Proseguiamo lungo Hribarjevo nabrežje quasi senza accorgercene. Tranquillità e pace, sono queste le sensazioni che mi suscita Lubiana e che raramente riesco a trovare.
Il verde regna sovrano ovunque: maestosi alberi, fiori, cespugli, piante rampicanti che dalla Ljubljanica cercano di raggiungere le balconate lungofiume. Fotografo tutto, anche la cosa più insignificante, che tuttavia in questo contesto assume un’importanza indefinita. Per una volta nessuno mi prende in giro per questa mia mania, e lì capisco che siamo tutti in uno stato di rilassamento puro. Nonostante le tante ore di viaggio, nonostante la stanchezza, nonostante ci troviamo in questa città da pochissime ore.
Lubiana si è impossessata di noi.
Il Ponte dei Calzolai (Šuštarski most) da lontano sembra quasi fluttuare tra gli alberi; da vicino, con le sue colonne ed i capitelli, è altrettanto stupefacente.
Siamo diretti verso i resti delle mura romane, per questo imbocchiamo Križevniška ulica, dove sono disseminate delle panchine con sopra scritti, in diverse lingue, aforismi di Jože Plečnik. Plečnik fu un famoso architetto sloveno al quale si deve il rinnovamento della Lubiana moderna, a partire dai suoi ponti e dal lungofiume.
Presto ci ritroviamo in Piazza della Rivoluzione Francese (Trg Francoske Revolucije), dove si affacciano vari palazzi e al centro della quale spicca un monumento che rappresenta le province illiriche di Napoleone, sul quale sono scolpite le facce del conquistatore francese e quella allegorica dell’Illiria.
Le mura romane sono state un degli elementi che ci hanno un po’ deluso; me le aspettavo più alte, più massicce. Se non si nota il cartello o non si sa che sono lì, c’è il rischio di passare oltre. In compenso ha catturato la mia attenzione un “albero” fatto da ruote di bicicletta!
Troviamo il tempo per un piccolo fuori programma, ovvero la visita del negozio di whisky Single Blend, piccolino ma ben fornito.
Torniamo verso il centro attraverso la Slovenska cesta, che ci conduce dritti in Piazza del Congresso (Kongresni trg). Vi si affacciano molti edifici notevoli ed importanti, come la sede dell’università, quella della filarmonica e la Chiesa Orsolina della Santissima Trinità. La vista sul castello da qui è perfetta!!!
La Wolfova ulica ci riporta in Piazza Prešeren, da dove cominciamo l’esplorazione della parte medievale di Lubiana, letteralmente abbracciata dal fiume.
Percorriamo la Plečnikove arkade, sotto la quale sono raccolte varie bancarelle che vendono souvenir locali.
È venerdì e come ogni settimana da marzo ad ottobre, nell’antistante Piazza Pogačarjev (Pogačarjev trg) si tiene la manifestazione Odprta Kuhna (cucina aperta): 100 bancarelle in rappresentanza di altrettanti ristoranti provenienti da tutto il territorio sloveno servono i loro piatti in stile street food. Ne avevo letto prima di partire e non vedevo l’ora di provare qualcosa, ma è quasi ora di cena ed è impossibile anche solo avvicinarsi. Next time!
In Piazza Cirillo e Metodio (Ciril-Metodov trg) si trova la cattedrale di Lubiana, che però è già chiusa. Proseguiamo quindi verso l’edificio che ospita il municipio, accanto al quale c’è la celebre fontana Robba (Robbov vodnjak), o meglio la sua copia: dopo i lavori di restauro di una decina d’anni fa, l’originale è stata spostata presso la galleria nazionale. Io e Pavel riusciamo anche a sgusciare all’interno del negozio ufficiale della nazionale di calcio slovena, dove finalmente troviamo la sciarpa della squadra locale NK Olimpija Ljubljana. Ora SI che abbiamo tutto!
Si sta facendo buio e la fame comincia a farsi sentire. Entriamo in una decina di locali, ma nessuno ha un tavolo libero, e per giunta sta pure cadendo qualche goccia… mi sembra di essere tornata ad Edimburgo, un incubo! Alla fine troviamo posto in un locale sul lungofiume, che ha ombrelloni per riparasi dalla pioggia ma che è sprovvisto di illuminazione. Mangiamo a tentoni, però con il castello che torreggia alla nostra sinistra e il rumore rilassante della Ljubljanica sotto di noi poco ci importa. Prendo una klobasa (salsiccia) locale con crauti, pane nero sbriciolato e senape, il tutto accompagnato da una birra; non male, tranne il pane che proprio non va giù!
Per fortuna ha smesso di piovere e noi ce ne torniamo pian piano verso l’appartamento, per lo stesso percorso dal quale siamo arrivati ore prima. Tadeja ci aveva lasciato due buoni spesati per un taxi, ma noi non vogliamo fermarci, non ancora. Il lungofiume ed i suoi locali straripano di gente, la musica ed i profumi ci avvolgono e ci accompagnano. Non mi aspettavo che Lubiana fosse così VIVA.
Il sabato mattina ci svegliamo presto per fare le valigie e lasciare il bellissimo appartamento. Tadeja ci indica un parcheggio gratuito accanto all’edificio dove poter lasciare le macchine fino alla partenza per Zagabria, e ci avvisa che molto probabilmente troveremo code alla frontiera per la riapertura della dogana croata avvenuta pochi giorni prima. Yuppy…
Prima di dedicarci alla visita del castello passiamo per Metelkova, un centro sociale e culturale autonomo che ha “rimpiazzato” l’ex quartiere militare. È come una città nella città: oltrepassando la sbarra che la divide da Masarikova cesta si ha istantaneamente l’impressione di non trovarsi più a Lubiana, ma in un luogo lontano, quasi sospeso. La street art è la padrona incontrastata del luogo, che può vantare anche bizzarre statue e sculture. Gli edifici che un tempo ospitavano caserme sono stati trasformati in club dove si esibiscono DJ da tutto il mondo e si tengono concerti di musica alternativa, nonché mostre d’arte di vario genere.
Sicuramente il venerdì notte qui è stato ancora più movimentato che sul lungofiume; ci sono bottiglie di birra vuote sparse ovunque, e qualche buon’anima che sta tentando di ripulire. Incappiamo anche in quello che crediamo essere un manichino, ma che invece è un uomo in carne ed ossa, senza scarpe e decisamente malconcio (= probabilmente ancora ubriaco) appisolato contro una parete.
Insomma, Metelkova è complicata da descrivere ma vale sicuramente una visita.
Ancora più sorprendente è il fatto che uscendo dalla “città” ci si trovi faccia a faccia con il moderno edificio che ospita il ministero della cultura e con il museo etnografico sloveno. In pochi metri è come atterrare su un altro pianeta!
Dal Ponte dei Draghi raggiungiamo Piazza Vodnik (Vodnikov trg), dove si tiene il mercato ortofrutticolo cittadino. Curiosiamo un po’ spostandoci anche nell’ala coperta, stranamente senza comprare niente. Alla vista di tutto quel ben di Dio i nostri stomaci si spalancano, quindi via!! Verso la pasticceria Lolita per colazione!
Sazi e felici, ci incamminiamo verso la funicolare del castello, fermandoci prima ad ammirare con Kristýna l’interno della cattedrale, anche se in varie zone è vietato l’accesso per rispetto a coloro che stanno pregando.
Acquistiamo in biglietto che comprende salita/discesa ed ingresso alla fortezza al costo di 10€ a testa. Il viaggio all’interno della cabina di vetro è breve, e dopo una rampa di scale eccoci nel cortile.
Sarò sincera: non c’è, almeno per me, qualcosa particolarmente degno di nota all’interno del castello. Il tutto si riduce ad una sorta di percorso attraverso varie mostre ed un tour virtuale che però saltiamo per mancanza di tempo, mezz’ora di attesa per il prossimo spettacolo è davvero troppo. A salvare il tutto c’è però la salita sulla torre, Lubiana dall’alto è bellissima! Consiglierei però la visita soltanto a chi come me considera le viste panoramiche un must.
Ci accomodiamo per pranzo in un ristorante vicino alla cattedrale che propone specialità slovene, dove mi ritrovo ad ordinare un ljubljanski golaž, un gulash alla lubianese. Buono, anche se molto meno speziato di quelli ungherese e ceco. Con la mia mega birra superfredda Union va giù che è una meraviglia!
Sono ormai le 15 ed è ora di mettersi in viaggio. Zagabria dista appena 140km, ma non sappiamo se l’ora e quaranta che ci indica il navigatore sia realistica o meno. Attraversiamo il Triplo Ponte, salutiamo Piazza Prešeren e ci incamminiamo attraverso Trubarjeva cesta, dove scoviamo altri begli esempi di street art. È incredibile come nel giro di pochi metri il paesaggio urbano cambi completamente!
Salutiamo Lubiana con la promessa, vissuta più come necessità, di tornare il prima possibile.
Come raggiungere Lubiana in auto
Per circolare sulle autostrade slovene occorre un bollino che è possibile acquistare all’ultima area di servizio prima del confine. Noi abbiamo optato per quello settimanale al costo di 15€, ma i prezzi variano a seconda del mezzo ed ovviamente della permanenza. Il bollino va applicato sul parabrezza in maniera ben visibile, poiché lungo il percorso autostradale verrà controllato più volte attraverso dei caselli muniti di telecamera. Le multe sono molto salate, quindi non circolate mai senza!
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del turismo sloveno.
Dove dormire a Lubiana
Arrivando in auto, volevamo un appartamento non troppo lontano dal centro che offrisse anche il parcheggi. Tilia Stay si è rivelata una scelta perfetta!
Situato vicino alla stazione ferroviaria, a 20 minuti a piedi dal centro e in una zona che ha subìto di recente un processo di riurbanizzazione, il palazzo è impossibile da non notare: marrone scuro, enorme, con grandi vetrate. Non bello, ma sicuramente d’effetto.
Il parcheggio è sotterraneo e le auto sono come in cassaforte, in quanto solo chi ha il telecomando può accedervi.
L’appartamento che avevamo scelto può ospitare fino ad 8 persone, ma ne hanno anche di più piccoli; spaziosissimo, modernissimo (anche se a volte può risultare un po’ freddo) e dotato di ogni comfort: oltre ai doppi servizi, ogni stanza è dotata di aria condizionata e le temperature possono essere controllate digitalmente. Il terrazzo circonda completamente il perimetro esterno e ci si può rilassare grazie alle delle poltroncine.
Tadeja durante il check-in ci aveva anche dato dei buoni gratuti per due corse in taxi. Noi non li abbiamo utilizzati, ma è una cosa che comunque ci ha colpito.
Ed ora la domanda cruciale: quanto abbiamo speso? Non so se i quasi 4 mesi d’anticipo (prenotazione con cancellazione gratuita tramite booking) abbiano giocato a nostro favore, ma ce la siamo cavata con 108€, ai quali abbiamo dovuto aggiungere circa 5€ per la tassa di soggiorno. 28€ a testa insomma.
Inutile dire che lo consiglierei a chiunque!
Dove mangiare a Lubiana
Qui siamo andati un po’ a caso, lo ammetto.
Venerdì sera l’unico locale dove abbiamo trovato un tavolo libero è stato il Restavracija Paninoteka, vicino al Ponte dei Calzolai. Ristorante senza infamia e senza lode, klobasa nella media ma grazie ai tavoli sul lungofiume bellissima atmosfera. Abbiamo speso circa 15€ a testa, lo consiglierei solo in mancanza di meglio.
Sabato a pranzo abbiamo invece provato Mediterraneo, lungo Piazza Cirillo e Metodio. Sono gli uomini che lo hanno scelto, attirati dalle immagini di piatti tipici all’esterno del locale. Ho preso il gulash lubianese e una birra Union, una delle marche più famose in Slovenia; il cameriere mi ha chiesto se la volessi fredda, e alla mia risposta affermativa ha tirato fuori il boccale direttamente dal congelatore per poi riempirlo. Ottima e molto dissetante, perfetta con la carne! Nonostante le porzioni più abbondanti, abbiamo speso meno che a cena: 13€ a testa. Consigliato!
Sulle pasticcerie ne ho già parlato abbastanza, trovate tutto QUI!
App in viaggio: quali ho usato
Sono una fedelissima di Waze, ma visto che il roaming è ancora tra noi ho dovuto cercare un’alternativa. L’altro Pavel mi aveva consigliato HERE: bisogna solo scaricare le mappe relative alle nazioni che ci interessano e funziona perfettamente anche offline. Giudizio positivo, mi ci sono trovata molto bene.
Per visitare la città, avevo invece scaricato Triposo e il pacchetto relativo a Lubiana, tutto gratuito. Alla fine però non l’ho mai aperto, e mi sono trovata ad utilizzare solo e soltanto Google Trips. Sia la mappa con i punti di interesse da noi selezionati che una breve descrizione dei luoghi è disponibile anche offline (scaricandola preventivamente), inoltre con la localizzazione accesa si può continuamente monitorare la propria posizione, anche in questo caso offline.
Bilancio finale
Ero partita molto carica, in quanto avevo letto e sentito solo un gran bene di questa città. Ma si sa, quando le aspettative sono alte, è facile rimanere delusi. Non è stato questo il caso! Lubiana è tutto ciò che di bello dicono e tanto tanto di più.
È vero che per essere una capitale non è molto grande, ma forse è proprio il suo essere così piccina che le conferisce quella magia. La collina con il castello e la Ljubljanica che gli gira intorno sembrano opera di un pittore, troppo belle per esistere veramente. I suoi mille colori ti abbagliano, ti confondono quasi. È uno di quei luoghi dove senti il bisogno di perderti e di diventarne parte integrante, per poi tornarci ancora. Ed ancora. È proprio questa la mia intenzione.
Celeste! Mi sveglio e trovo una mail che mi dice: Ljubljanaaaaaa! E ti pare che non corro a leggere?
Noi siamo stati circa due anni fa, a Capodanno e, se contate davvero di tornare, fatelo in quel periodo. Se già ora, vi ha giustamente affascinato, vederla piena di luci di Natale, con i riflessi sul fiume ancora più accesi, vi rapirà😍
A suo tempo l’abbiamo abbinata ad un mini tour on-the-road della Slovenia, altra cosa che consiglio 😉 Se mai un giorno ti servisse, trovi il diario di viaggio sul blog.
A mio avviso Ljubljana resta un gioiello, la capitale che, insieme ad Edimburgo, metto sul podio delle più belle!
Ti confesso che noi, stranamente vista la mia passione, non abbiamo visitato il castello. Avendo l’appartamento a 30km dalla città, abbiamo messo l’auto a pagamento e, ogni due ore, dovevamo tornare per ri-pagare la sosta. Un disagio immane. E di fare le corse per visitare la fortezza, per poi lanciarci fino al parcheggio in modo da non farlo scadere….anche no!
Al di là del tizio che dormiva contro il muro, mi è piaciuto tanto anche quell’ampio centro sociale-culturale. Adoro quando le zone anche più fatiscenti, vengono risate a nuova vita!
Amo i tuoi diari di viaggio Celeste! Mi sembra di essere lì con voi. E non solo perché quei luoghi li ho visti, ma proprio perché li sai descrivere benissimo 😊. Così come ciò che fate, i piccoli dettagli di vita quotidiana.
Aspetto il prossimo!
Baci,
Claudia B.
Ciaooo bellezza, e io ti ringrazio di cuore per esserti precipitata qui <3
Ahhhhhh io le città per Natale e Capodanno le amo tutte ed immagino quanto possa essere bella Lubiana! Purtroppo in quel periodo siamo "bloccati", andiamo sempre in Repubblica Ceca a trovare il parentato di Pavel, e con gli amici fuggiamo da qualche parte 2-3 giorni ma a 3-4 ore di distanza massimo, anche perchè le strade da quella parte di mondo possono essere bastarde.
Guarda, a mio parere alla fine non vi siete persi molto nel non visitare il castello, almeno l'interno. Io ho la necessità di trovare il punto più alto di una città per godermi lo spettacolo, quindi la spesa l'ho giustificata con la salita sulla torre, altrimenti il resto è abbastanza deludente. E' comunque carino andare sù a piedi o in funicolare e curiosare per il cortile e lungo le mura. Immagino però la bega del parcheggio, che ansia mi avrebbe messo... anche perchè a quanto so con le multe loro ci vanno giù pesanti.
Il centro sociale è moooolto particolare, io sarei rimasta a fotografare ogni angolo ma quelli che pulivano mi guardavano un po' scocciati ed i miei accompagnatori si sentivano un po' a disagio.
Ti ringrazio di cuore Claudia, mi rincuora tanto quello che mi dici. Ci metto sempre giorni a scrivere i miei diari e li rileggo allo sfinimento perchè penso sempre che sono troppo lunghi e con dettagli che magari a chi legge non interessano minimamente... però li scrivo anche per me, perchè a distanza di anni voglio essere capace di riportare alla mente tutto o quasi. E quindi continuo così!
Aspetto di sapere come sta andando il tuo blog tour in solitaria, un bacio grande :*
Troppo carina Lubiana! Ho scoperto la Slovenia grazie a un blog tour la scorsa estate ed è stata una vera e propria rivelazione, non c’ero mai stata e me ne sono innamorata. Mi è piaciuta così tanto che ci torno proprio per questo ponte del 1 maggio 🙂 non vedo l’ora!
Non ripasserò da Lubiana perché preferisco concentrarmi su altro stavolta, ma spero prima o poi di tornare anche lì!
Ciao Diletta,
si ho visto che sei in partenza (o probabilmente già partita) per la Slovenia e non vedo l’ora di leggere dei bei posti che vedrai.
Lubiana mi è piaciuta davvero tanto e questa estate se riusciamo a salire in Repubblica Ceca in auto vorrei fermarmi per scoprire altre zone.
Aspetto di essere ispirata da te, anche se un paio di idee in mente già ce l’ho!
Grazie di essere passata e buon ponte :*
Sai che nel mio elenco delle destinazioni da weekend lungo nel mio file di excel Lubiana è al terzo posto? Dopo questo post mi sa che la metto al primo però!
Mi salvo tutto. Molto utile la sistemazione con parcheggio perché anche io stavo pensando di andare in macchina e lasciarla chiusa in garage fino al rientro.
Buon weekend 🙂
Ciao Silvia,
“torno” ora ora dal tuo blog, non vedo di leggere il resto su Amsterdam!
Guarda, anche se sono appena tornata credo che Lubiana la rimetterei nuovamente in lista!
La sistemazione che abbiamo trovato era veramente perfetta, rapporto qualità/prezzo impressionante. Anche noi l’auto non l’abbiamo più toccata ed era un sollievo saperla dentro una specie di bunker!
Grazie di essere passata, buon fine settimana anche a te :*
io ci sono stata a gennaio e c’erano tutte le luminarie di natale: una città magica!
Del castello a me è piaciuto molto una mostra all’interno sulla storia slovena,a ma perché io amo la storia contemporanea
Immagino quanto dev’essere bella per le feste natalizie!
La mostra sulla storia slovena non era male, ma un po’ scarna secondo me. In generale mi aspettavo qualcosa in più!
Anch’io vorrei tanto andare a Lubiana ma forse, proprio perchè è vicina, tutte le volte scegliamo qualche altra località da raggiungere. Eppure la immagino un goiellino, una specie di piccolo regno incantato dell’est, e il tuo articolo me ne dà conferma. Mi piace tanto come scrivi, dai informazioni pratiche e sai raccontare le emozioni di viaggio senza perderti, sei proprio brava, e io, quando il poco tempo lo permette, ti leggo sempre con piacere. Mi piacerebbe fare un bel tour della Slovenia, chissà che quest’estate non ci porti da quelle parti…
Buona giornata Celeste, ciao!
Sai quante volte ho bloccato una camera e poi disdetto? Spuntava sempre fuori qualcosa, e ci dicevamo “e vabbè, tanto in macchina ci si arriva, che vuoi che sia”. Ma dopo esserci stata, mi è quasi dispiaciuto per il “tempo perso”, perché è una di quelle città in cui tornerei allo sfinimento. Giusto per riallacciarsi al tuo ultimo post 😀
E non è solo Lubiana, ogni paesino o città della Slovenia mi ha lasciato un bellissimo ricordo, quindi vi auguro di riuscire ad organizzare un bel on the road quanto prima.
Io ti ringrazio, ma proprio di cuore, per quello che hai scritto. Apprezzo tantissimo il tuo blog, e sentirmi dire certe cose da te assume un valore ancora maggiore. Grazie <3
Buon fine settimana Alessia, un bacione!