Slovenia è sinonimo di natura incontaminata.
Laghi, fiumi, verdeggianti colline, severe vette alpine, mare cristallino. Basta fare una veloce ricerca sul web per venire inondati di immagini dell’azzurrissimo specchio d’acqua del lago di Bled incorniciato dai boschi e con le cime (magari innevate) del parco nazionale del Triglav sullo sfondo. Non fermarti però, continuate a scorrere. Ancora… ancora… stop.
Eccole qua: stalattiti, stalagmiti, grotte sotterranee.
Perché se c’è un elemento naturale che ha reso famosa la Slovenia a livello mondiale sono le grotte sotterranee ed il loro mondo incantato, come in bilico tra paradiso ed inferno.
Consultando le guide dedicate o siti/blog, o semplicemente attraversando il confine, in primo piano troverai loro, le Grotte di Postumia (Postojnska jama). Così onnipresenti e pubblicizzate che, prima di immergermi nelle ricerche, ero praticamente convinta che si trattasse dell’unica “attrazione” di questo genere. Niente di più sbagliato. Ad appena 30km a sud/ovest si trova infatti un altro complesso molto meno reclamizzato ed affollato, nonostante faccia parte dei siti patrimonio UNESCO dal 1986. E quella curiosità che non mi aveva stuzzicato così tanto nel caso di Postumia, è diventata irrefrenabile con le Grotte di San Canziano.
Grotte di San Canziano, origini e storia
Škocjan Caves Regional Park is situated in the Kras Plateau of South-West Slovenia. The protected area of 413 ha conserves an exceptional limestone cave system which comprises one of the world’s largest known underground river canyons, that was cut into the limestone bedrock by the Reka River. Along its course, the river suddenly disappears into the karst underground, before passing through a vast and picturesque channel of up to 150 meters in height and more than 120 meters in width, often in the form of dramatically roaring rapids and waterfalls.
(cit. UNESCO)
L’artefice dello spettacolo naturale delle Grotte di San Canziano (Škocjanske Jame) è il fiume Reka (termine sloveno per “fiume”), un corso d’acqua lungo appena 54km a prima vista non particolarmente degno di nota, che nasce sul versante croato del monte Snežnik per poi sfociare nell’Adriatico, vicino Duino. All’altezza del villaggio di Škocjan, il Reka “scompare”, insinuandosi SOTTO il calcareo altopiano carsico ed andando a formare il canyon sotterraneo più grande d’Europa, dichiarato patrimonio UNESCO nel 1986.
Non è questo l’unico riconoscimento internazionale ottenuto: nel 1999 le grotte sono state inserite nella “lista delle zone umide di importanza internazionale” della Convenzione di Ramsar, il primo trattato intergovernativo sulla conservazione e la gestione delle risorse naturali. Infatti, sia all’interno che all’esterno le grotte custodiscono molteplici e delicatissimi ecosistemi, che a loro volta racchiudono una flora ed una fauna in molti casi uniche al mondo.
È questa la ragione per cui una grossa porzione sotterranea non è accessibile ai visitatori, e che le foto con o senza flash sono assolutamente vietate. Non è però tutto oro quello che luccica: nel corso dei millenni alcune grotte sono state erose così tanto da collassare, lasciando spazio a delle vere e proprie voragini come la mala e la velika dolina.
Nonostante i crolli, i numeri rimangono comunque impressionanti.
Il canyon sotterraneo è lungo 3,5km, arriva ad un’altezza massima di 140m ed ad un’ampiezza di 120. Delle sale sotterranee, la più grande è la Martelova dvorana, con un volume di 2,2 milioni di metri cubi che la rendono una delle più grandi al mondo. Per assurdo, i sifoni d’entrata e d’uscita del fiume sono relativamente piccoli, e ciò è stato causa di inondazioni anche molto gravi.
Dall’enorme quantità di reperti archeologici rinvenuti in zona, è chiaro come l’area fosse abitata dalla preistoria, e già allora rivestisse un’importanza fondamentale. È per tutte queste ragioni che le Grotte di San Canziano sono entrate a far parte dei quattro siti UNESCO della Slovenia, insieme ad Idrija e il patrimonio del mercurio, le foreste primordiali di faggio ed i siti palafitticoli preistorici.
Il percorso turistico all’interno delle grotte
Sono circa 6 i chilometri di tunnel sotterranei esplorati a partire dal XIX secolo.
I nomi dei primi coraggiosi speleologi sono incisi su una targa all’uscita del percorso, nella grotta Schmidl, ma il loro incredibile lavoro è costantemente davanti ai nostri occhi in ogni momento della visita: è impossibile non notare gli scalini scolpiti nella pietra, o i ponti in legno e corda, nei luoghi più impensabili. Un ringraziamento speciale è da attribuire anche a Matej Tominc, il consigliere comunale che nel 1819 ha di fatto dato inizio alla prima forma di turismo moderno alle Grotte di San Canziano.
Come accennavo prima, non tutti i 6 chilometri esplorati sono accessibili: il percorso si snoda per circa un paio, avendo cura di lasciare in assoluta pace gli animali che popolano le altre aree. Ma posso assicurarti che quello che vedrai sarà più che soddisfacente, e così incredibile che sul momento stenterai a realizzare di essere davanti ad un simile spettacolo. Almeno, per me è stato così.
La visita parte dalla Tiha Jama, la grotta del silenzio, la più ricca di stalattiti e stalagmiti. La nostra bravissima guida ci ha spiegato che entrambe “guadagnano” un centimetro ogni 10 anni. Immagina le nostre facce quando ci siamo trovati al cospetto del Gigante, un bestione alto ben 35 metri! Nelle sale successive questi fenomeni sono decisamente più limitati, o completamente assenti: lo si deve alle molteplici inondazioni dovute all’ostruzione dei sifoni d’entrata e d’uscita causati dalla piena del fiume, e dal conseguente trasporto di detriti. L’ultima è datata 1965, quando l’acqua raggiunse i 108 metri d’altezza.
L’esperienza forse più emozionante è stata però l’attraversare il Cerkvenikov most, un ponte sospeso a 45 metri sul Reka. Io che soffro di vertigini ho preferito sbrigare velocemente la pratica, ma per il resto ero talmente sbalordita da ciò che mi circondava da non aver mai pensato al vuoto che si apriva costantemente davanti a me.
Grotte di San Canziano: come raggiungerle, visita, ingresso
Come arrivare
Abbiamo visitato le grotte di rientro dall’Istria, in viaggio verso Lubiana.
Matavun, il paese che ospita il centro accoglienza, è ad una manciata di chilometri dall’autostrada A1(uscita Divača), e ad appena mezz’ora da Trieste. L’auto è chiaramente il mezzo ideale per raggiungere il sito, ma è possibile farlo anche in treno arrivando a Divača e proseguendo a piedi o perché no, in bicicletta, per 3km circa. Il parcheggio (gratuito) si trova proprio accanto al centro accoglienza.
La visita
Non è possibile addentrarsi nelle grotte sotterranee in maniera autonoma. Si è sempre accompagnati da una guida, ragion per cui ogni visita ha un orario stabilito consultabile sul sito ufficiale delle Grotte di San Canziano. Si va dalle 3 discese giornaliere nelle stagioni più fredde, alle 8 nei mesi estivi. Noi ci siamo stati per Pasquetta (del 2018), uno dei giorni probabilmente più affollati dell’anno, ma grazie ad un’organizzazione curata nei minimi dettagli l’esperienza non ne ha risentito.
Il ritrovo è al centro accoglienza, davanti alla biglietteria, e da lì, seguendo le guide, si attraversa un pezzettino di bosco fino ad arrivare all’imbocco della galleria che porta nel cuore delle grotte. Prima dell’ingresso, si viene divisi in gruppi a seconda della lingua parlata (solitamente sloveno-inglese-italiano).
Mi raccomando di mettere scarpe comode ed antiscivolo: c’è da camminare per quasi 3 chilometri, ed affrontare qualcosa come 500 scalini in totale. Alcuni punti sono particolarmente scivolosi, quindi fate attenzione!
All’interno delle grotte è assolutamente vietato fare foto, con o senza flash; l’ecosistema è così unico e delicato che la minima interferenza potrebbe comprometterlo. Pensate che persino le tenue luci interne disposte lungo il sentiero sono riuscite a rendere verdognole delle aree. La voglia di immortalare lo spettacolo incredibile che vi troverete davanti sarà fortissima, ma non cedete!
Lungofiume ed itinerario didattico – quanto descritto sopra rientra nel giro classico all’interno delle grotte. Insieme ad una guida o in solitaria è però possibile percorrere un sentiero che costeggia il fiume Reka proprio nella parte sottostante il paese di Škocjan, ed ammirare le due doline collassate ormai centinaia di anni fa. È anche disponibile un itinerario didattico sulle loro cime, per meglio comprendere i fenomeni che hanno colpito quest’area unica al mondo.
Biglietto e costo d’ingresso
I prezzi variano a seconda del percorso scelto e dal periodo. Si parte dai 12,50€ per la visita al sentiero, fino ad arrivare alle 24,00€ per la visita alle grotte + sentiero. Anche in questo caso, ti consiglio di consultare il sito ufficiale per informazioni più dettagliate.
Vale la pena visitare le Grotte di San Canziano?
La visita alle Grotte di San Canziano è una delle esperienze più incredibili che abbia mai fatto.
Mi ero ovviamente documentata prima della partenza, ma tutti gli articoli e le immagini del mondo non avrebbero potuto prepararmi ad uno spettacolo simile. Hai presente “La Storia Infinita“? Ecco, mi sono sentita come dentro quel film che amavo così tanto da bambina, immersa in un luogo troppo incredibile per poter esistere davvero. Ed ammetto senza vergogna che più di una volta sono stata sul punto di commuovermi. Io, che per una vita ho preferito esplorare città piuttosto che siti naturali. Spero di non essermi persa troppo.
Non posso fare paragoni con altri complessi sotterranei, ma mi sento di dire senza esitazione che San Canziano è una tappa obbligata per conoscere l’anima della Slovenia, il suo lato più vero ed incontaminato.
Vorrei concludere ringraziando la direzione del Park škocjanske jame per averci dato l’opportunità di visitare le grotte e per avermi fornito il materiale necessario per la stesura di questo post, immagini incluse.
Caspita! Queste me lo sono perse durante il mio tour in Slovenia però non posso lamentarmi, anche quelle di Postumia sono splendide, no? 🙂
Non sono stata a Postumia, ma anche quelle saranno sicuramente splendide! Non mi convinceva il trenino, e l’enorme quantità di pubblicità che arrivava da ogni dove. Ho preferito il meno conosciuto (per modo di dire) e ne sono rimasta folgorata.
Se mai tornerai in Slovenia, non lasciartele scappare! Un bacione!!
Quelle di Postumia sono grotte elfiche, quelle di San Canziano sono grotte naniche… due cose totalmente differenti. Chiunque ci sia stato lo sa… San Canziano è Moria! C’è pure il ponte di Khazad-dûm!
Ciao Federico, e grazie del commento.
Non sono certo un’esperta di grotte e simili, non mi permetterei mai di fare un paragone tra le formazioni e conformazioni dell’una e dell’altra. Ho soltanto spiegato i motivi che mi hanno portato a scegliere l’una piuttosto che l’altra, che capisco essere piuttosto “superficiali” rispetto a tali meraviglie della natura.
Buona giornata.
Bellissimo post, mi hai confermato la bellezza di questa grotte!
Purtroppo non ho avuto tempo di visitarle di ritorno da Lubiana, ma mi ero ripromessa di ritornare in Slovenia per vederle e dopo questo post mi è venuta ancora più voglia di partire!!
Sara, guarda il lato positivo: da Ferrara sei messa benissimo con la Slovenia, quindi basta un ponte per tornarci 😉
Ti assicuro che non te ne pentirai, sono qualcosa di indescrivibile! Grazie per essere passata, buon fine settimana!
Sono fantistiche vero??? Le ho adorate!! Molto meno turistiche di Postumia e non per niente sono patrimonio UNESCO!!
Non sono stata a Postumia, ma sia dalla pubblicità che dall’esterno mi hanno sempre dato l’idea di un luogo eccessivamente turistico, per questo ho preferito le altre. E non me ne pento assolutamente, sono ancora strabiliata <3
Buona serata Anna, grazie di essere passata!
Siamo sulla stessa lunghezza d’onda!
Le ho adorate anche io! Uno dei posti che più ho nel cuore del viaggio nei Balcani della scorsa estate: un luogo che lascia colmi di meraviglia!
Il nostro viaggio in Istria mi aveva lasciato un po’ l’amaro in bocca, ma mi è bastato mettere piede nelle grotte l’ultima mattina perché dimenticassi tutto quello che era andato storto. È un luogo magico, incredibile!
Buona serata Selene, grazie di essere passata!
Ma sono meravigliose! Io appena vengo a sapere di qualche attrazione sotterranea da qualche parte mi ci fiondo subito perché adoro scendere fra le viscere della terra…da posizione eretta sia chiaro! Per il viaggio sotterraneo da stesi c’è tempo! 😉 Comunque anche dalle mie parti ci sono grotte attraversate da fiumi sotterranei percorribili in barca, certo non belle come queste ma altrettanto suggestive! Ogni tanto ci organizzano anche spettacoli teatrali come ad esempio l’Inferno di Dante con tanto di scenario davvero suggestivo! Buon fine settimana!
Uh ma che meraviglia gli spettacoli dentro le grotte! Com’è che si chiamano? Se ricapito da quelle parti mi piacerebbe visitarle. Anche perché ormai ne sono rimasta folgorata, queste rientrano nella serie che “le prime volte non si scordano mai”.
Da Lubiana tra l’altro non sono lontane, quindi potresti unire le due cose 😀
Faccio il diavolo tentatore!!
Grotte dell’Angelo a Pertosa 😉
Grazie <3
Wow! Non ne sapevo nulla, ora ci voglio assolutamente andare, poi in generale amo proprio le grotte!!
PS: anch’io andavo pazza per La Storia Infinita *_*
Erano le mie prime grotte, ma non credo che potremmo potuto scegliere meglio. È un luogo pazzesco, irreale! Storia infinita, ma anche stile Indiana Jones e pure Signore degli Anelli. Alla prossima in Europa non perdertele! Un bacione
Che meraviglia, uno spettacolo davvero incredibile! Mi ispirano tantissimo ma non so se ce la farei perché soffro di vertigini e solo vedendo la foto del ponte sospeso mi si è mozzato il respiro.. ci devo pensare 😁
La Slovenia comunque è sempre una sorpresa continua e hai fatto benissimo a raccontarne anche questo aspetto, effettivamente credo che quasi tutti conoscano le grotte di Postumia ma pochissimi quelle di San Canziano. E sono bellissime! 😍
Un bacione Celeste
Silvia, posso assicurarti che anch’io soffro moltissimo di vertigini, specialmente quando ci sono strapiombi, anche se sto guidando. Ma lo spettacolo delle grotte te le fa dimenticare, anche perchè i dislivelli con il vuoto ci sono solo nell’ultima parte. Ne vale la pena, credimi!
La Slovenia è davvero un gioiello, e non vedo che sia estate per poterne esplorare un altro pezzettino <3
Un bacione a te, buon fine settimana!