Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei: Firenze #whatsinaname

Inutile negarlo, sto cominciando ad avere difficoltà nel trovare dietro ai nomi delle città che ho visitato delle storie interessanti, che non siano semplicemente legate alla geografia fisica o a derivazioni latine/germaniche. Per fortuna mi sono risvegliata, giusto in tempo, dal torpore che mi accompagna dal ritorno dalla Scozia per rendermi conto che non ho ancora mai parlato di casa nostra! Faccio quindi affidamento sulla nostra bella e controversa Italia per qualche storia “succosa”. E non potevo non cominciare dalla città del cuore, quella che ogni volta mi toglie il fiato e della quale, per svariate ragioni, mi sento parte: Firenze. So bene che al primo impatto la spiegazione al nome sembra fin troppo ovvia, addirittura scontata: il simbolo di Firenze è un fiore, ed ecco svelato l’arcano. Invece no, il giglio non c’entra proprio niente. Curiosi?

firenze
Firenze vista da Fiesole

L’origine del nome Firenze: gli etruschi

Il nucleo originario di Firenze si dovrebbe agli etruschi, che tuttavia si stabilirono inizialmente sulle colline, in corrispondenza dell’odierna Fiesole (Visul nella loro lingua). Sempre gli etruschi, per sfruttare il vicino corso d’acqua, crearono un altro nucleo, per il quale scelsero un nome latino: Florentia, derivato da florentes. Florido come la pianura bagnata dal fiume che la attraversava.
Secondo altre fonti, il nome deriverebbe invece da Birenz o Birent, termine etrusco per indicare una palude, o letteralmente una terra “tra le acque”, intese come i torrenti Affrico e Mugnone, affluenti dell’Arno. La successiva conquista romana avrebbe poi portato a Florentia.

 

L’origine del nome Firenze: i romani

Firenze potrebbe invece essere stata fondata dai romani attorno al 59 a.C.
È noto che i romani fondassero le loro città in primavera. In questo caso, avrebbero scelto aprile, il mese in cui si festeggiavano i floralia, dei giochi celebrativi in onore della dea Flora. Florentia sarebbe quindi la città di Flora, divinità romana della fioritura e della primavera.

firenze

L’origine del nome Firenze: re Fiorino

Come ogni città che si rispetti, non può certo mancare l’origine mitica.
Nel caso di Firenze, si fa riferimento a re Fiorino, un cittadino romano di nobili origini facente parte della famiglia dei Floracchi.
Fiorino combattè contro Fiesole ed il suo re etrusco, portando avanti insieme ad altri generali un assedio durato ben sei anni. Alla fine del sesto anno, stanchi della situazione di stallo, le truppe romane decisero di ritirarsi lasciando Fiorino, che non aveva intensione di arrendersi, da solo. Una notte, i fiesolani fecero un agguato al suo accampamento, trafiggendolo con una spada. Il nobile cadde su un campo di giaggioli (gigli) in fiore, che si tinsero di rosso grazie al sangue dell’eroe. Sarebbe questa la spiegazione del perchè il simbolo di Firenze è un giglio rosso.


La storia di re Fiorino è commuovente, e mostra da un altro punto di vista come la città ed il suo simbolo siano legati in maniera forte ed indissolubile da ormai un millennio. Ed anche come i fiorentini siano stati un popolo “tosto” fin dalle origini!
Nonostante rimanga sempre affascinata dalla storia legata al periodo etrusco (in fondo la mia zona è stata la loro culla), il romanticismo e la passione di re Fiorino è imbattibile.
Scommetto che siete d’accordo con me!

There are 13 comments
  1. Oh…. ma la storia del giglio rosso di Firenze è davvero triste… non la conoscevo proprio.

    • In realtà è solo una leggenda, ma da quanto ho letto non si sa con esattezza il perchè sia stato scelto il giglio. La spiegazione più quotata riguarda sempre la dea Flora, ed il fatto che la cittá ed i suoi dintorni siano sempre stati ricchi di gigli. Quindi per omaggio a lei vennero usati sullo stemma. La storia di Fiorino è davvero triste, si…
      Grazie di essere passata!

  2. D’accordissimo con te: la storia del re fiorino è la versione che più mi piace. Certo, lui non ha fatto una bella fine ma verrà ricordato per sempre.
    Buona giornata 😍

    • La fine non è stata decisamente delle migliori, dall’altro lato però sono sicura che si sarebbe sacrificato ancora con più convinzione se avesse saputo della fama che gli è stata riservata nei secoli.
      Grazie di essere passata Silvia!

  3. Nemmeno io conoscevo la storia dei Floracchi bislacchi ed effettivamente anche io l’ho sempre e solo associata al giglio! D’ora in poi guarderò quella calamita sul frigo (viola tra l’altro) con occhi diversi! 😉

  4. Bella questa leggenda! Penso sia una delle più belle, che tu abbia raccontato finora. Perché è davvero simbolo di grande amore e sacrificio. Poi sai, praticamente con una storia, hai dato una doppia spiegazione: nome e simbolo della città!
    Devo dirti che, personalmente, ho trovato molto carina anche l’ipotesi del nome di origine romana. Ti prego non odiarmi, so che tu tifi per gli etruschi, ma da profana mi sembra plausibile una soluzione simile!
    In ogni caso, onore e gloria al sangue versato da Fiorino! Avercene di eroi simili, che abbiano davvero la volontà, di immolarsi per la propria terra..
    Bacioni,
    Claudia B.

    • Concordo con te Claudia, anche a me è piaciuta molto, e nonostante la vicinanza con Firenze proprio non la conoscevo. Meno male che c’è sempre tempo per recuperare…
      Ti perdono anche la storia sui romani va, effettivamente è la teoria più quotata e nella mia ignoranza non sapevo nemmeno che gli etruschi fossero arrivati così in alto.
      Di certo c’è che eroi come Fiorino non ne esistono proprio più, i personaggi di oggi la propria terra pensano a sfruttarla e basta… un bacione e grazie di essere passata <3

  5. Non so come mai mi ero persa questo articolo, è la mia rubrica preferita! 🙂 Mi piace pensare che sia la città di Flora, soprattutto se torno con la memoria alla mia visita al Giardino di Boboli. Ma, se devo fare una scelta, non posso che votare per la leggenda del povero Fiorino, triste ma bellissima.
    Un bacione <3

    • Silvia ti ringrazio <3
      In effetti hai ragione, la dea Flora si addice particolarmente alla città, ed il giardino di Boboli è un sogno! Ma la storia di Fiorino...
      Quando ricapiti in Toscana mi raccomando, fammi sapere 😉
      Un bacione anche a te, buon fine settimana!

  6. Io mi sorprendo sempre nel vedere quante città hanno avuto a che fare coi Romani! E credevo che il giglio rosso avesse a che fare con qualche famiglia nobile, non so perché.

    • Erano dappertutto davvero! Anche se a me la cosa che più ha stupito è che gli etruschi siano arrivati fino a Firenze!
      Del giglio idem, in realtà pure l’origine della scelta del simbolo non è sicura…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-color: #2ac8e0;background-size: cover;background-position: center bottom;background-attachment: fixed;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 300px;}div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container.dfd_stun_header_vertical_parallax {-webkit-transform: -webkit-translate3d(0,0,0) !important;-moz-transform: -moz-translate3d(0,0,0) !important;-ms-transform: -ms-translate3d(0,0,0) !important;-o-transform: -o-translate3d(0,0,0) !important;transform: translate3d(0,0,0) !important;}#main-content .dfd-content-wrap {margin: 0px;} #main-content .dfd-content-wrap > article {padding: 0px;}@media only screen and (min-width: 1101px) {#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars {padding: 0 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child {border-top: 0px solid transparent; border-bottom: 0px solid transparent;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width #right-sidebar,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width #right-sidebar {padding-top: 0px;padding-bottom: 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel {margin-left: -0px;margin-right: -0px;}}#layout .dfd-content-wrap.layout-side-image,#layout > .row.full-width .dfd-content-wrap.layout-side-image {margin-left: 0;margin-right: 0;}

Scopri di più da *BeRightBack

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere