Spero che, come me, amiate la Spagna, perché questo inizio 2018 sarà quasi totalmente all’insegna della nazione iberica.
Non solo infatti il primo viaggio dell’anno avrà come meta Siviglia, ma prestissimo vi parlerò anche di Bilbao. È tuttavia doveroso cominciare con il #whatsinaname di gennaio, che (mea culpa) si è già fatto attendere abbastanza.
Capoluogo della vastissima regione di Castilla y León, Valladolid è una di quelle città in cui difficilmente si capita di proposito. Io stessa non l’avevo mai presa lontanamente in considerazione, Pavel ha dovuto insistere un bel po’… Per fortuna che la sua cocciutaggine (e la sua fissazione per il calcio) hanno avuto la meglio, è solo grazie a loro se ho vissuto un’esperienza breve, ma assolutamente indimenticabile. Questa però è tutta un’altra storia, siamo qui per parlare del nome… e del soprannome!
L’origine del nome Valladolid: i “conquistatori”
Prima di cominciare ad esaminare le varie ipotesi, è doveroso specificare che nessuna di esse è comprovata, e che molte sono state via via accantonate. È il caso di “Valledolit“, derivazione di “Valle di Olit“, dove Olit sarebbe stato un moro a capo della città.
Più solida è invece la base di “Balad-Al-Walid“, termine arabo coniato in epoca andalusa per indicare la “città di Walid“, inteso come Walid I, il califfo che governava l’impero islamico nel periodo della conquista.
L’ultima teoria in questo senso, anch’essa scartata, vedrebbe Valladolid come contrazione di “Valle de lid“, valle di lotta; la pianura sarebbe stata teatro delle lotte tra clan e tribù pre-romane della zona.
L’origine del nome Valladolid: ipotesi “geografiche”
Le teorie di carattere geografico sono quelle che vanno per la maggiore, e che sono probabilmente più vicine alla realtà.
Non è il caso della prima: “Vallis Olivetum“, ovvero valle degli ulivi, è decisamente improbabile. La zona in cui sorge Valladolid è soggetta ad un clima spesso estremo, soprattutto in inverno, quindi è quasi impossibile che nell’antichità vi fosse coltivata una quantità di olivi tale da dare il nome alla città.
L’ipotesi più quotata è l’espressione celtica “Vallis Tolitum“, valle delle acque: nella città confluiscono infatti due fiumi, il Pisuerga e l’Esgueva, che nell’antichità, prima della canalizzazione del XIX secolo, si estendevano in varie diramazioni. Da qui deriverebbe il nome Vallatolit, evolutosi poi foneticamente in Valladolid.
C’è una terza teoria, anch’essa ritenuta molto verosimile a causa del modo in cui ancora oggi vengono chiamati gli abitanti della città, “vallisoletanos“. La denominazione medievale era infatti “Vallisoletum“, valle del sole, questo a causa dell’elevato numero di ore di luce di cui gode tutta la valle sia d’inverno che d’estate.
L’origine del soprannome di Valladolid: Pucela
A partire dal XX secolo, nell’uso comune entrò un altro termine per indicare la città, termine che viene usato tutt’oggi soprattutto dai suoi stessi abitanti: Pucela.
Curiosamente, ci sono varie teorie che riguardano l’origine del soprannome. La più affascinante, benchè non abbia conferme storiche, si lega alla guerra dei Cento Anni ed alle gesta di Giovanna d’Arco. Si dice che nel XV alcuni cavalieri vallisoletani combatterono al fianco della Pulzella d’Orleans in terra francese contro gli inglesi; al loro ritorno, raccontarono in giro per la città le proprie avventure al fianco della “Pucelle d’Orléans“, in castigliano antico “Pucela de Orleans“. Da quel momento, i cavalieri assunsero l’appellativo di pucelanos, e di conseguenza la città di Pucela.
Una spiegazione decisamente meno romantica l’ha fornita il professore Celso Almuiña: vista la grande confluenza di corsi d’acqua (il Pisuega, l’Esgueva ma anche il Duero ed il Canale di Castiglia) in una città circondata da un’area arida e secca, Valladolid sarebbe una specie di pozza, anzi pozzanghera, in spagnolo pozuela. Da qui, Pucela. (a me più che una pozza sembrerebbe un’oasi comunque…)
Infine, una delle teorie più documentate è legata all’industria di cemento, nata e sviluppatasi nella seconda metà del XIX secolo. Un tipo di cemento molto particolare e tipici di questa zona, era ed è ancora conosciuto come “puzolánico“.
Interessante come questo termine sia così tanto radicato nella cultura cittadina, che per estensione anche la squadra di calcio del Real Valladolid viene comunemente chiamata El Pucela, ed i suoi tifosi pucellanos.
Ho amato scrivere questo post, sia perché non avevo idea che Valladolid fosse così interessante da un punto di vista etimologico, sia perché ha riportato alla mente dei bellissimi ricordi. Da un luogo da cui, ripeto, non mi aspettavo niente di niente.
Qual è la città che avete visitato quasi per “inerzia” e che poi vi ha fatto completamente ricredere?
PS: io vado ad occhi chiusi per “valle del sole” e, inutile dirlo, per quella gran donna che è stata Giovanna d’Arco.
Io sono per la prima ipotesi: lotta/conquistatori ecc suona più evocativo. Lo so lo so ho visto troppe serie viulèèèènte 😀 Per rispondere alla tua domanda finale purtroppo ancora nessuna, ma nel caso sarai la prima a saperlo 😉
Uuuuuuu Orsa non ti ci facevo per la viuleeeenza! E dire che ultimamente pure io le sto guardando un bel po’ di serie cruente, eppure questa opzione la lascerei tra le ultime xD
Aggiornami in caso di sviluppi allora! Grazie di essere passata 😀
Valladolid è una città che non conoscevo affatto quindi scoprire l’origine del nome mi ha incuriosito moltissimo!
Una città che mi ha fatto ricredere? Colonia.
Non avevo neanche voglia di partire e invece mi sono dovuta ricredere, mi è piaciuta moltissimo!
In effetti non si sente molto spesso parlare di Valladolid, ed è un peccato… ma capisco che la Spagna ha talmente tanti luoghi spettacolari, che la lotta per emergere è dura!
Colonia io l’ho vista velocissimamente, tanto che prendemmo il bus turistico per sfruttare il poco tempo al meglio. Ma la cattedrale vale da sola la visita <3
Grazie di essere passata, un bacione!
E io ti seguo senza nemmeno pensarci! Voglio dire, come possono una pozzanghera, oppure il cemento, competere con le gesta e la figura di Giovanna (tutto un fuoco) d’Arco? Non c’è competizione!
Quale città mi ha piacevolmente stupito, quando invece non mi aspettavo assolutamente nulla? Bangkok!
Buona serata Celeste,
Claudia B.
Niente da fare, Giovanna è Giovanna e con lei non si combatte, sono d’accordissimo con te! Anche se ho apprezzato moltissimo tutte le sfaccettature linguistiche delle altre teorie, lo ammetto.
Bankok dici? Ricordo le foto dei mercati sull’acqua e capisco benissimo come ti abbia fatto cambiare idea!
Grazie di essere passata Claudia, baciotti!